Abruzzo, Lega e Forza Italia ritrovano l’intesa: il centrodestra fa quadrato sull’azzurro Febbo. Ma la Regione resta paralizzata. Si voterà soltanto il 10 febbraio. Presentato un ricorso al Tar per anticipare i tempi

Il centrodestra ritrova l’unione in Abruzzo e fa quadrato sul nome di Mauro Febbo. Il forzista avrebbe superato al fotofinish la concorrenza di Umberto Di Primio che, per avere margini nella corsa da governatore, nei giorni scorsi ha presentato anche le dimissioni da sindaco di Chieti (che però potrebbe ancora ritirare). La convergenza sull’esponente azzurro per le Regionali del 10 febbraio del prossimo anno potrebbe sbloccare anche la trattativa della presidenza Rai con Forza Italia pronta a convergere sul nome indicato dalla Lega. L’accordo dovrebbe prevedere l’indicazione i due candidati governatori di Forza Italia (Abruzzo e Piemonte) e due del Carroccio (Sardegna e Basilicata). Qualche perplessità è stata espressa da Fratelli d’Italia, ma la strada sembra tracciata. Non si placano, invece, le polemiche sull’indicazione della data del voto. Forza Italia vorrebbe anticipare la corsa, e per questo motivo presenterà ricorso al Tar. I Cinque Stelle, che vorrebbero comunque tornare prima alle urne, con la candidata Sara Marcozzi hanno parlato di Regione vittima di un “sequestro istituzionale” che costa 63mila euro al giorno.