Aler Milano, tra due mesi la busta paga sarà vuota. Il caos delle case popolari. Tracollo globale. L’Ente per l’edilizia pubblica è al collasso. Non si assegnano più ma gli appartamenti sfitti sono 5mila

di Alessandro Barcella

Tempo scaduto per Aler Milano: ancora due mesi e gli stipendi sono a rischio. La notizia arriva negli uffici dell’azienda lombarda di edilizia residenziale popolare come un terremoto già annunciato. Sono infatti mesi che si parla del presunto buco di almeno 80 milioni di euro nel bilancio di Aler, buco che ora minaccia da vicino stipendi e attività dell’Ente. La situazione di grave difficoltà, da tempo nota, passa attraverso i numeri di una gestione in affanno: il 4,59% appena delle domande di alloggio soddisfatte, oltre 5000 appartamenti sfitti sui 72mila gestiti (3800 non assegnabili perché da ristrutturare) e una morosità che nel 2012 ha raggiunto i 52,7 milioni di euro di mancati introiti. Ora la “grana” stipendi.

“Il 30 settembre scorso i sindacati e gli inquilini hanno incontrato il Commissario straordinario di Aler Milano per avere risposte chiare e concrete sulla grave situazione economica e finanziaria dell’Azienda – spiegano i sindacati interessati alla partita -. Abbiamo chiesto di avere conferma sull’erogazione di 30 milioni di euro, quale primo impegno preso dalla Giunta Maroni, e di conoscere finalmente la reale situazione economica dell’Azienda e il Piano di risanamento definito dalla Giunta regionale. Il Collegio Commissariale – concludono – ci ha comunicato che tale finanziamento regionale non è arrivato, che la Giunta vuole prima verificare la reale situazione finanziaria dell’Aler per poi decidere un Piano di risanamento”.

“La Regione non può scaricare sui lavoratori, sugli assegnatari e su chi richiede un alloggio popolare le conseguenze di anni di mancato finanziamento dell’edilizia pubblica – spiega il Pd Onorio Rosati – di scelte sbagliate, che aumentando gli affitti a dismisura hanno fatto solo aumentare la morosità e, del mancato controllo su operazioni finanziarie irresponsabili, che hanno fatto crescere il debito delle Aler verso le banche”. Rischi immediati del “default”? Il blocco totale di qualsiasi intervento di manutenzione nei quartieri, lo stop alle forniture dei servizi e del riscaldamento agli inquilini e, come già ricordato, le buste paga a 0 euro per gli oltre 1200 dipendenti delle sedi milanesi di Aler. E per sollecitare ad un intervento urgente (considerando il buco totale di aler lombardia pari a 207 milioni,ndr) è in programma per questa mattina davanti alla sede del Consiglio Regionale un sit-in di Cgil-Cisl-Uil e sindacati inquilini. Il leit motiv della protesta? “Tirate fuori subito i 30 milioni promessi”.