Ama, non c’è più spazio per i parenti. Licenziati 60 dipendenti, tra amministrativi e autisti, assunti per chiamata diretta nel 2008

Licenziamenti in casa Ama, la società che si occupa della raccolta e smistamento dei rifiuti nella Capitale. E’ stato convocato un cda d’urgenza in cui il presidente dell’Ama, Daniele Fortini, ha chiesto e ottenuto il licenziamento di 41 amministrativi dell’Ama (37 ancora in organico) che, stando a una sentenza penale, sono stati assunti illegittimamente. Ma nel mirino sono finiti anche 23 autisti. Licenziati anche loro. Fortini spiega come la sentenza sottolinea che “erano stati giudicati inizialmente inidonei e che per il Tribunale invece dolosamente hanno avuto, attraverso una correzione dei punteggi, l’idoneità che ha permesso loro di essere assunti. Anche questi lavoratori saranno licenziati”. I dipendenti erano stati assunti nel 2008 a chiamata diretta. Per la vicenda lo scorso mese di maggio è stato condannato l’ex ad Franco Panzironi.

AVANTI TUTTA
Non si tratta di un licenziamento discriminatorio ma del ristabilimento della verità, legalità e della giustizia come chiesto dal sindaco”, ha sottolineato il presidente Ama,  “non viene consumata nessuna vendetta politica. La tragedia di questi lavoratori che perderanno il posto è responsabilità di coloro che hanno imbrogliato commettendo un crimine per cui sono stati condannati. Io credo”, ha spiegato Fortini, “che l’atto che stiamo per assumere è un atto sicuro e legittimo e il giudice del lavoro non potrà che prendere atto della corretta condotta dell’azienda”. AI provvedimenti seguiranno sicuramente dei ricorsi secondo Francesco Sorrentino, segretario generale della Fit Cisl Roma e Lazio. Insomma il braccio di ferro finirà sicuramente e nuovamente in Tribunale.