Ama, ultimatum della Raggi all’Ad Bagnacani: ubbidisca o si dimetta. La sindaca di Roma vuole un cambio di passo sui rifiuti. Nessun rischio di concordato preventivo

La sindaca di Roma Virginia Raggi si appresta a dare il benservito all’Ad dell'Ama Lorenzo Bagnacani

La sindaca di Roma, Virginia Raggi, si appresta a dare il benservito all’amministratore delegato dell’Ama, Lorenzo Bagnacani. Ieri la prima cittadina di Roma insieme all’assessore al personale, Antonio De Santis, hanno incontrato i sindacati dell’Azienda Municipalizzata per rassicurarli sulla continuità aziendale, dopo che nel weekend era stato fatto filtrare che l’Ama, come conseguenza della bocciatura del bilancio 2017 da parte del Campidoglio avrebbe potuto portare i libri in Tribunale.

Così la Raggi ha spiegato che “Ama non rischia il fallimento. Rassicuro lavoratori e dipendenti: l’azienda municipalizzata è solida e non c’è alcun problema nei pagamenti. Detto ciò mi preme fare chiarezza per smentire altre fake news: non ci saranno licenziamenti mentre sull’ipotesi circolata di un concordato preventivo, come fatto in Atac, non ci sono assolutamente i presupposti né la volontà politica in tal senso”. Una passaggio fondamentale per evitare lo strappo con i rappresentanti dei lavoratori di Cgil, Cisl e Fiadel, ai quali la sindaca ha “chiesto un gesto nei confronti della città e dei cittadini, invitandoli a lavorare insieme per il rilancio di Ama in un percorso di chiarezza e solidità aziendale”.

Le parti sociali hanno accettato la tregua proposta dal Campidoglio dicendo: “Interromperemo tutte le trattative aziendali già convocate. Lo stato di agitazione è confermato” nell’attesa di un incontro a tre da organizzare con l’azienda e il Comune entro 10 giorni. Quanto bastava alla Raggi per garantirsi la copertura dei sindacati, per mettere in scacco Bagnacani. Infatti il segretario generale della Fit Cisl, del Lazio Marino Masucci, ha spiegato come: ‘’La sindaca è stata molto chiara nel dire che i vertici di Ama devono ripresentare un nuovo bilancio che deve essere redatto secondo le prescrizioni del Comune. Deve finire il rimpallo di responsabilità o ci saranno conseguenze sul management. In poche parole, ha detto, che al momento Bagnacani rimane ma deve fare quello che diciamo noi’’.

Adesso la partita su sposta sulla successione dell’amministratore delegato della Municipalizzata dei Rifiuti a cui sono stati concessi dieci giorni per rifare il bilancio seguendo le prescrizioni del Campidoglio, nel frattempo la sindaca ha iniziato a cercare qualcuno in grado di risollevare le sorti dell’azienda. Infatti, secondo quanto risulta a La Notizia, i dubbi della Raggi in ordine alla sostituzione coattiva di Bagnacani, per evitare di dovergli corrispondere una ricca buona uscita, si sarebbero dissolti dopo l’incontro con i sindacati. Ora il Comune di Roma, aspetterà pochi giorni per vedere se il numero uno di Ama si atterrà alle indicazioni della giunta nella redazione del bilancio oppure no. In caso negativo, sarà sostituito e poi toccherà al giudice decidere se il licenziamento sia stato giustificato.

Intanto non si fermano le voci che, dopo le dimissioni dell’Assessore all’Ambiente, Pinuccia Montanari, vedrebbero a rischio anche le poltrone di Margherita Gatta, Flavia Marzano e Linda Meleo.