Anche la Boschi ci ripensa: “Il referendum non è sul Governo”. E se vince il “no” niente addio alla politica (come aveva promesso)

La ministra delle Riforme Maria Elena Boschi ha annunciato una nuova linea. Niente cambio di mestiere. Come, del resto, ha già dichiarato Matteo Renzi.

Contrordine compagna Meb. Dopo aver annunciato l’addio alla politica in caso di bocciatura della nuova Costituzione referendum, la ministra delle Riforme Maria Elena Boschi ha annunciato una nuova linea. Niente cambio di mestiere. Come, del resto, ha già dichiarato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. “Noi non cerchiamo nel referendum la nostra legittimazione. I cittadini valuteranno il governo nel 2018 quando saranno chiamati a votare”, ha detto Boschi davanti alla platea di Confindustria. “La nostra Costituzione prevede che sia il Parlamento a dare la fiducia al Governo”, ha aggiunto. “È anche vero che noi non cerchiamo nel referendum una legittimazione, che il governo ha tutti i giorni nelle politiche che mette in campo. E che i cittadini valuteranno nel 2018”, ha aggiunto la ministra.

In caso di sconfitta, quindi, la decisione spetterebbe al presidente della Repubblica, Sergio MattarellaSe vince il No vedremo gli scenari che si apriranno. Ma andr tutto nelle mani del presidente della Repubblica. Sara’ lui a gestire i passaggi successivi, ma sono convinta che vinca il Si”. La Boschi ha fatto anche professione di ottimismo: “Non abbiamo un piano B pensiamo solo al piano A perchè deve vincere il sì nell’interesse del Paese. E nel frattempo c’è la legge di bilancio con misure molto importanti”. Insomma, in caso di sconfitta è già chiaro il quadro: reincarico a Renzi con un nuovo esecutivo.