Anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino, è indagata per i fatti di piazza San Carlo in occasione della finale di Champions League dello scorso 3 giugno. Per quegli incidenti sono finiti sotto inchiesta anche Maurizio Montagnese, presidente di Torino Turismo (ente turistico della città) e il funzionario di quest’ultimo Danilo Bessone, responsabile del servizio di prevenzione e protezione.Alla sindaca viene contestato il reato di lesioni.

Si tratta di un atto dovuto ha spiegato il procuratore Armando Spataro in seguito alle querele presentate da molte delle persone rimaste ferite in piazza a causa dei vetri spaccati su tutta la piazza, frutto della vendita abusiva delle bottiglie. Nel comunicato diffuso da Spataro si legge: “La Procura della Repubblica non ha disposto di propria iniziativa alcuna iscrizione nel registro degli indagati di persone aventi responsabilità istituzionali. Nella ipotesi in cui pervengano all’Ufficio querele-denunce da parte di privati, l’iscrizione dei querelati nel predetto registro costituisce atto dovuto sia nel loro interesse che dei querelanti, anche perché determina l’inizio del decorso dei termini delle indagini preliminari”. Anche la Corte dei conti ha aperto un fascicolo per capire se ci sono i presupposti per la richiesta di un danno erariale.

Il Comune aveva assegnato a Torino Turismo l’organizzazione dell’evento di piazza San Carlo il 31 maggio, qualche giorno prima della finale di Champions League, perché la sua struttura era la migliore per preparare la manifestazione in tempi rapidi.

Diverso, invece, il filone per fare luce sulla morte di Erika Pioletti. La 38enne schiacciata nella calca è morta dopo alcuni giorni.