Ancora troppe barriere architettoniche. Un’indagine dell’Istat sull’inclusione scolastica svela che solo il 32% delle scuole italiane è accessibile ai disabili

Indagine dell'Istat sulle barriere architettoniche nelle scuole

Soltanto il 32% delle scuole risulta accessibile dal punto di vista delle barriere fisiche: più critica la situazione del Mezzogiorno dove il 26% di scuole è a norma. A dirlo è un’indagine dell’Istat sull’inclusione scolastica, l’accessibilità, la qualità dell’offerta e le caratteristiche degli alunni con sostegno.

Il quadro peggiora se si considera la presenza di barriere senso-percettive che ostacolano gli spostamenti delle persone con limitazioni sensoriali: la percentuale di scuole accessibili scende al 18%, anche in questo caso la quota più bassa si registra nelle regioni del Mezzogiorno (13%).

La barriera più diffusa è la mancanza di un ascensore o la presenza di un ascensore non adatto al trasporto delle persone con disabilità (63%); meno frequenti sono le scuole sprovviste di bagni a norma (30%), rampe esterne (23%) o servoscala (21%). Rari i casi in cui si riscontra la presenza di scale o porte non a norma (rispettivamente 7% e 4%).

Nonostante la percentuale di scuole accessibili risulti piuttosto bassa, solo nell’11% dei plessi scolastici, spiega l’Istat, sono stati effettuati, nel corso dell’anno, lavori finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche. Considerando le sole scuole primarie e secondarie di primo grado, negli ultimi cinque anni è migliorato il livello di accessibilità grazie esclusivamente a una riduzione delle barriere fisiche. La quota di scuole accessibili da un punto di vista fisico è passata infatti dal 14% dell’anno scolastico 2013-2014 al 33% dell’anno scolastico 2017/2018.

A partire dall’anno scolastico 2017/2018, l’indagine dell’Istat ha esteso il campo di osservazione anche alla scuola dell’infanzia e alla scuola secondaria di secondo grado, fornendo un quadro informativo ampio, in termini di risorse per l’inclusione, su tutte le scuole del territorio italiano. Si tratta complessivamente di 56.690 scuole, frequentate da 272.167 alunni con sostegno (il 3,1% del totale degli iscritti).

Una scuola su quattro, inoltre, risulta carente di postazioni informatiche adattate alle esigenze degli alunni con sostegno. Contrariamente a quanto previsto per un percorso didattico inclusivo, la collocazione delle postazioni informatiche in classe risulta poco frequente (43% delle scuole).

Gli insegnanti per il sostegno sono circa 156 mila (dato Miur), con un rapporto di 1,5 alunni per insegnante. Dal dettaglio territoriale emerge una maggiore dotazione di insegnanti per il sostegno nelle regioni del Mezzogiorno (1,3 alunni per insegnante). Il 36% degli insegnanti per il sostegno viene selezionato dalle liste curriculari poiché la graduatoria degli insegnanti specializzati per il sostegno non è sufficiente a soddisfare la domanda.

Gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione sono circa 48mila. A livello nazionale il rapporto alunno/assistente è pari a 5,1, ma nel Mezzogiorno l’offerta è decisamente inferiore (6,5 alunni ogni assistente).