Antidolorifici come droghe. L’ultima frontiera dello sballo. Archiviati i pusher, ora si va nelle farmacie. Pillole a base di oppiacei peggio dell’eroina

Il Fentanyl è l’ultimo ritrovato dei ragazzi che non vogliono andare più dagli spacciatori. Tutto più comodo e più sicuro

Per sballarsi non serve più andare dallo spacciatore, basta varcare la soglia di alcune farmacie compiacenti. Non tutte, è chiaro, perché molti farmacisti e medici non si presterebbero mai a tali richieste. L’operazione di ieri della Procura di Cosenza ha scoperto che però c’è chi cede. Nel mirino è finita una banda di pusher e una truffa al sistema sanitario, da cui emerge questa tendenza tra i giovani nel fare uso di nuove droghe. Cerotti antidolorifici a base di oppiacei, principalmente Fentanyl, e altri medicinali vengono acquistati e consumati subito. Ingeriti a piccole dosi, procurano gli stessi effetti delle sostanze stupefacenti vendute nel mondo delle droghe illegali. Uno sballo leggero che poi così tanto leggero non è affatto.

Il Fentanyl è l’ultimo ritrovato dei ragazzi che non vogliono andare più dagli spacciatori. Tutto più comodo e più sicuro. Senza contare che i costi sono talmente bassi da essere accessibili a tutti. Dunque, l’analgesico usato per cure palliative nei casi oncologici, diventa persino più potente della morfina. Incrociando alcuni dati con i risultati di recenti attività investigative, emerge un quadro allarmante. La vendita illegale di farmaci oppiacei ha fatto aumentare in modo esponenziale il numero di decessi per overdose di persone che abusano di queste sostanze. Basti pensare che solo nel 2016, sono stati accertati oltre 42mila casi negli Stati Uniti e 8mila in Europa. In Italia, essendo utilizzate soprattutto per persone gravemente malate, rientrano nei farmaci prescrivibili il cui costo è a carico dello Stato. Ed è qui che si inserisce la truffa al sistema sanitario, a volte con il supporto di medici e farmacisti compiacenti. E così con mezzi fraudolenti è stato messo su un vero e proprio mercato illegale dei farmaci legali.

L’ultimo caso eclatante è stato documentato proprio ieri dal nostro giornale. Una cricca di camici bianchi e informatori scientifici è stata scoperta dalla Procura di Roma che ha addirittura chiesto 300 anni di carcere per prescrizione e traffico di sostanze anfetaminiche ad azione anoresizzante e dopante. Un’inchiesta nata dalla denuncia degli stessi farmacisti rappresentati dalla Federfarma di Roma e del Lazio, all’epoca guidata dallo storico presidente Franco Caprino. Ma non sempre è così. Altre volte infatti sono le stesse farmacie a essere ingannate, attraverso ricettari rubati negli ospedali o intestati a medici deceduti. Così si entra in quello che  viene definito il mercato parallelo delle droghe. Le prescrizioni spesso sono a nome  di pazienti del tutto ignari. E per non destare sospetti le pasticche vengono comprate in farmacie diverse. Dopo l’acquisto, si attiva la rete di commercio illegale del farmaco. Un meccanismo perfetto che mette nei guai migliaia di ragazzi molto più facilmente. La principale caratteristica del Fentanyl è il rapido assorbimento e quindi la capacità di produrre effetti narcotici in pochissimi minuti. Assunto in assenza di dolore fisico e di adeguato controllo medico può causare gravissimi effetti collaterali e uno stato di forte dipendenza.