Apertura in affanno per la Borsa di Milano (-1,22%). Male Leonardo e Tim. Lo spread tra Btp e Bund torna sopra la soglia dei 300 punti base

Apertura con il segno meno per la Borsa di Milano

Apertura in affanno per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib, questa mattina, è il più pesante fra gli indici europei e a circa un’ora dall’apertura cede l’1,22%. Fra i titoli a maggior capitalizzazione spiccano i ribassi di Leonardo (-5,83%) e Tim (-4,09%). Male anche Banco Bpm (-3,2%) e Azimut (-4,2%). In rialzo invece dell’1% Italgas, Unipol e Snam. In positivo Luxottica e Snam (+1,46% in scia alla presentazione del nuovo piano industriale), Terna e Italgas. Fra i titoli a minor capitalizzazione cali di oltre il 4% per Carige e Cattolica. Scivolone per Tod’s, che perde oltre 6 punti percentuali, mentre corre Acea (+6%). Balzo di Garofalo Group (+8,5%) nel giorno del debutto. Torna a salire, sopra la soglia dei 300 punti base, a 301, anche lo spread tra il Btp e il Bund con il rendimento al 3,44%, ai massimi da metà ottobre.