Appaltone informatico Consip e l’aiutino di Stato a Leonardo. Dopo le preoccupazioni francesi il gruppo di Profumo va all’incasso

Leonardo, arriva il segnale di "Stato": una supercommessa da 415 milioni per l’affidamento dei servizi in ambito "Sistemi gestionali integrati per le Pa"

di Stefano Sansonetti

Per Leonardo un segnale di “Stato”, se così si può dire, alla fine è arrivato. Certo, è poca cosa rispetto alle grandi preoccupazioni che arrivano dalla Francia. Qui, come hanno notato diversi osservatori nei giorni scorsi, la composizione degli interessi italiani e transalpini, nella spinosa vicenda Fincantieri-Stx, potrebbe dar vita a una collaborazione nel settore militare, con il coinvolgimento della francese Naval Group, in grado di comprimere il portafoglio appalti della ex Finmeccanica. Il tutto a beneficio dei concorrenti di Thales, più in sintonia con Parigi. Per questo si respira un’aria preoccupata ai piani alti dell’azienda di Stato, ora guidata da Alessandro Profumo. Chissà però che la tensione non sia stata stemperata da una buona notizia arrivata dal Tesoro, in particolare dalla sua ormai famosa Centrale acquisti, ovvero la Consip.

L’operazione – Si dà infatti il caso che dopo due faticosissimi anni, fatti di proroghe e chiarimenti, alla fine dell’agosto scorso, con comunicazione definitiva arrivata qualche giorno fa, sia stata aggiudicata una supercommessa da 415 milioni di euro per l’affidamento dei servizi in ambito “Sistemi gestionali integrati per le pubbliche amministrazioni”. Traducendo dal burocratese si tratta della fornitura e gestione dei sistemi informativi che coprono tutte le attività delle Pubbliche amministrazioni: dall’amministrazione dei settori finanza e controllo all’area acquisti e fabbisogni, dalla gestione delle risoprse umane a quella del patrimonio immobiliare. Insomma, tutti i gangli dell’attività amministrativa. Ebbene, il lotto più ambito, nonché più ricco, era quello relativo alle Pubbliche amministrazioni centrali, come ministeri e via dicendo. E alla fine se l’è aggiudicato, con un’offerta da 133 milioni di euro (in sensibile ribasso rispetto ai 240 milioni messi a base d’asta), un raggruppamento d’imprese in cui spiccano la multinazionale Accenture e proprio Leonardo. La cui presenza, per certi aspetti, è servita anche a garantire un po’ di italianità tra i beneficiari complessivi del maxiappalto.

Gli altri – I lotti 2 e 3, che riguardano diverse amministrazioni locali, sono infatti stati assegnati per complessivi 154 milioni a un stesso raggruppamento in cui a spiccare sono Engineering (dietro cui ci sono fondi dell’americana Neuberger Berman e dell’inglese Apax), Ntt Data (che fa capo alla giapponese Nippon Telegraph and Telephone Corporation) e la multinazionale della consulenza PwC. Stesso discorso per i lotti 4 e 5, assegnati per complessivi 127 milioni a uno stesso raggruppamento con in evidenza Enterprise Services Italia (di fatto riconducibile all’americana Hewlett Packard) e l’altra multinazionale della consulenza Kpmg. Ed è proprio in quest’ultimo raggruppamento che è concentrata un po’ di presenza di aziende italiane come Dedagroup, Data Management, Siav e Expriva. Il contratto avrà una durata di 18 mesi, eventualmente rinnovabili di sei.

Twitter: @SSansonetti