Balotelli fa infuriare anche la senatrice Pd Rosaria Capacchione. E’ un imbecille. Non gradite le dichiarazioni dell’attaccante relative alla camorra

Ha fatto sapere di non tenerci affatto a essere il simbolo anticamorra. Non passa un giorno che non si parli di Mario Balotelli. Ma c’è da dire che il ragazzo spesso e volentieri ci mette del suo. Domani la nazionale italiana affronterà l’Armenia a Napoli (oggi esibizione sul campo anticamorra di Quarto, dove gioca la Nuova Quarto squadra sequestrata ai clan, ndr) e la Gazzetta dello dello sport ha scritto: “sarà il simbolo anticamorra”. Manco a dirlo. Mad Mario ha voluto subito chiarire su twitter: “Questo lo dite voi! Io vengo perché il calcio e bello e tutti devono giovarlo dove vogliono e poi c’è la partita!!!!

Tirata d’orecchie dalla Figc: “Occorre sempre grande prudenza, ogni comunicazione viene letta e interpretata in tanti modi”. E’ l’opinione di Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, a proposito dell’ultimo caso legato a Mario Balotelli, che in un tweet ha voluto rispondere a chi lo ha indicato come possibile simbolo della lotta alla camorra. “Balotelli vive un periodo impegnativo, ma alla fine bisogna capire che il livello di pressione mediatica su di lui è eccessivo”, spiega ai microfoni di Radio anch’io Sport su Radiouno. “Non può fare un passo o scrivere parole che possono essere interpretate in tanti modi. Da parte sua – continua Abete – c’è anche la stanchezza causata dall’essere sempre e soltanto lui nell’occhio del ciclone. Ma i suoi valori sono quelli condivisi da tutti noi”. Ma c’è chi si dice stufo e lo manderebbe a casa. E solo ieri Balotelli ne aveva combinata un’altra delle sue litigando con un cameraman Mediaset.

E’ andata giù duro contro Balotelli la senatrice del Pd Rosaria Capacchione (lei sì che è un simbolo anticamorra): “E’ un imbecille. Come altro definirlo?, risponde a Corriere.it, “Un campione del suo valore dovrebbe essere più attento a quanto dichiara in pubblico. Soprattutto perché ha un enorme seguito tra i più giovani”. E poi conclude la Capacchione, vittima di continue minacce della camorra quando era una cronista del Mattino di Napoli: “Balotelli già fece parlare di sé per una strana visita al quartiere Scampia, due anni fa: per questo motivo, avrebbe fatto meglio a non sollevare gli stessi dubbi del passato”.