Barcellona nel terrore: pedoni falciati sulle Ramblas, 14 morti. Nella notte auto killer a Cambrils: 7 feriti e 5 terroristi uccisi

Attentato terroristico a Barcellona, furgone travolge folla in pieno centro: almeno 13 morti. Due sospetti fermati, uno ucciso

Un attentato terroristico in pieno stile Isis. Tanto che la notizia ha trovato largo spazio sui media jihadisti. Questa volta è la Spagna ad essere stata colpita al cuore. Oggi pomeriggio, intorno alle 17.05, a Barcellona un furgone di colore bianco che viaggiava a zig zag si è scagliato contro la folla per oltre 600 metri sulla Rambla, il corso principale della città catalana, travolgendo i passanti prima di schiantarsi contro un’edicola all’altezza dell’incrocio con Carrer Bonsucces. Il mezzo è stato affittato nella località di Santa Perpetua de la Mogada, a venti minuti da Barcellona, da Driss Oukabir, di origini maghrebine e residente a Ripoll (vicino Girona), arrestato dalla polizia alla quale era già noto perché pregiudicato – era uscito dal carcere di Figueres nel 2012. Due persone sono state arrestate, ma si dà ancora la caccia ad una terza che potrebbe essere il conducente del furgone.

L’attacco a Cambrils – E attorno all’una di notte un nuovo attacco è stato compiuto a Cambrils, città catalana a circa due ore d’auto da Barcellona. Sei civili e un poliziotto sono stati feriti. Uno è in condizioni gravi. Gli attentatori, che indossavano cinture esplosive, si erano lanciati con un’auto – un’Audi A3 – contro la folla nell’area pedonale del lungomare, ma sono stati intercettati dalla polizia che ha bloccato la vettura dei terroristi. Nel successivo conflitto a fuoco, gli agenti hanno sparato uccidendo quatto assalitori e ferendone un quinto che è morto in seguito. Le autorità locali hanno dichiarato che gli attentatori erano in collegamento con chi ha compiuto l’attacco a Barcellona. L’attacco di questa notte a Cambrils è collegato a quello di ieri pomeriggio a Barcellona. Lo ha confermato ai media locali il commissario capo dei Mossos d’Esquadra, la polizia autonoma catalana, Josep Lluis Trapero. Secondo quanto riferito dal quotidiano La Avanguardia, la polizia sta cercando quattro persone legate all’organizzazione logistica dei due attacchi. La dinamica dei fatti avvenuti a Cambrils è ancora poco chiara. Secondo La Avanguardia, il quinto terrorista è stato ucciso qualche ora dopo gli altri quattro mentre secondo El Pais e altri media è morto per le ferite riportate durante la sparatoria. El Pais aggiunge inoltre che che terroristi sono stati uccisi nel veicolo stesso, e altri due colpiti durante la fuga. Secondo il quotidiano spagnolo inoltre tre dei sei feriti sono poliziotti. I cinque avevano cinture esplosive e armi da fuoco, ma secondo La Avanguardia alcuni dei sei feriti sono stati colpiti da armi bianche. Secondo il quotidiano El Periodico, la polizia ha scoperto che le cinture esplosive erano false. La Avanguardia ha accertato che intorno alle 3:30 la polizia ha effettuato delle esplosioni controllate nel club nautico, il luogo dove sono stati abbattuti i terroristi e si tratterebbe delle cinture esplosive che indossavano gli aggressori. Esplosioni controllate confermate da El Pais, che aggiunge che la polizia ha invitato i cittadini a non uscire di casa.

Una donna ferita questa notte dai terroristi sul lungomare di Cambrils è morta in ospedale. Lo riferisce la polizia. I cinque terroristi erano stati uccisi dalla polizia. Il bilancio provvisorio delle vittime dei due attentati di Barcellona e di Cambrils è ora di 14 morti e più di 100 feriti.

Non solo. Sempre a Barcellona un secondo furgone cercato dai militari è stato trovato a Vic, città distante circa 70 chilometri da Barcellona. Da subito la polizia ha parlato di attacco terroristico, il più grave avvenuto nella città catalana dal 1987 quando una bomba dell’Eta causò 21 morti al centro commerciale Hipercor. Il bilancio diramato dal ministro dell’Interno della Catalogna, Joaquin Forn, parla di 13 morti e 50 feriti.

Testimonianze italiane – Tra i tanti turisti presenti sulla Rambla al momento dell’attacco c’erano anche due italiani. “Io ero in un negozio, le altre 4 persone che erano con me si sono trovate dietro il furgone che andava addosso alla gente nella zona pedonale. La folla correva”, ha raccontato Chiara all’Ansa. “È stato terribile. È stato terribile percepire di essere nel mirino, puntato dal camion, è stato terribile vedere persone colpite volare via di fronte a me, è stato terribile scappare via con la paura di essere uccisi, è stato terribile chiudersi in un negozio pensando che se gli attentatori lo avessero assaltato saremmo stati senza scampo”, ha scritto su Facebook un altro giovane italiano, Alessio Stazi.

Secondo quanto riportato da el Periódico, due mesi fa la Cia (la Central Intelligence Agency americana) avvertì i Mossos de Esquadra che Barcellona era entrata nel mirino di un possibile attacco terroristico. Nell’allarme, sempre secondo la testata spagnola, si indicavano tra il luoghi di un eventuale attacco proprio le Ramblas. Sempre oggi pomeriggio, poche ore dopo l’attacco, un agente della polizia catalana è stato travolto e ferito da un’automobile che ha forzato un posto di blocco sulla Avenida Diagonal. Non è chiaro se il conducente del veicolo, una Ford Focus, sia collegato all’attentato, così come non ci sono informazioni sulle condizioni dell’agente. Le forze di sicurezza hanno inseguito il veicolo, che si è diretto sulla A-2 in direzione Tarragona. L’ennesimo episodio di una giornata di terrore.

Le verifiche sui connazionali sono ancora in corso ma c’è il rischio di eventuali coinvolgimenti di connazionali tra le vittime dell’attacco a Barcellona. Lo apprende l’Ansa da fonti della Farnesina.