Berdini indietro tutta. L’assessore ritratta: “se la Raggi vuole io ci sono”. Ma la sindaca ora è stufa: “la pazienza ha un limite…”

L'assessore all'Urbanistica Paolo Berdini ancora al centro delle polemiche. Stavolta a parlare è stato lo stesso Berdini al Fatto Quotidiano.

Ancora l’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini al centro delle polemiche. Questa volta a parlare è stato lo stesso Berdini in un’intervista (esplicita, questa…) rilasciata al Fatto Quotidiano. “Il Movimento 5 Stelle – ha detto l’assessore capitolino – ha la grande opportunità di continuare l’azione fin qui intrapresa per cambiare Roma. Se la Raggi vuole, io ci sono”.

“Oggi – ha detto ancora Berdini, al centro della vicenda di una controversa intervista alla Stampa sfociata in dimissioni respinte con riserva dalla sindaca Virginia Raggi – sono di fronte a un accanimento mediatico senza precedenti. E c’è un perché: la posta in gioco è alta e si chiama Stadio di Tor di Valle. Insieme a una complessiva azione di rientro nella legalità che la giunta Raggi, seppure tra incertezze e inadeguatezze, ha portato avanti finora”. Quanto allo stadio, “la più imponente speculazione immobiliare del momento in Europa”, “non nascondo – scrive Berdini – che in diversi momenti, soprattutto a partire da dicembre, ho provato solitudine. Per mesi sono stato l’assessore ‘contro’, anche nella riunione che si è tenuta martedì 7 febbraio nel mio assessorato. Che non si è conclusa come i fautori del progetto speravano. Il giorno seguente, guarda caso, viene pubblicata una ‘intervista truffa’. Con una sapiente regia delle uscite un quotidiano pubblica prima una conversazione, poi una registrazione e infine un altro stralcio di quell’audio. Tutto riferito a fatti risalenti non al giorno prima, ma addirittura a venerdì tre febbraio. Devo pensare che sia un caso? Perché tenersela quattro giorni nel cassetto?”.

E poi l’attacco di Berdini: “è evidente che vogliono farmi fuori. Il vero punto è la colata di cemento che si vuole imporre a tutti i costi ad una città già martoriata, ridotta a un ammasso di periferie senza anima e senza quei requisiti di civiltà che dovrebbero contraddistinguere la capitale d’Italia”. Da qui la conclusione: “Oggi il M5S, se vuole, ha la grande opportunità di continuare l’azione fin qui intrapresa per far cambiare passo a Roma. Se la Raggi vuole fare questa battaglia mi troverà al suo fianco. In caso contrario, le mie dimissioni sono già sul suo tavolo”.

In tarda mattinata, però, arriva la posizione critica della Raggi. “Continuo a leggere interviste e dichiarazioni. Sinceramente non so dove trovi il tempo. C’è da lavorare e da lavorare tanto, noi lavoriamo anche fino a notte fonda. Lui sa bene che ci sono dei dossier da portare avanti e per senso di responsabilità nei confronti di Roma e dei cittadini dovrebbe farlo. “Poi vi dico, la pazienza delle persone ha un limite… “.