Bersani esperto di birra e Di Maio assenteista alla Camera. Renzi se prende con tutti

Nell'intervista a In Mezz'ora, Matteo Renzi se l'è presa con Bersani sulla definizione di Norma Corona per la voluntary disclosure. Poi ha attaccato Di Maio

“Norma Corona lo può dire che è esperto di birra. Ma di cosa stiamo parlando?”. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, attacca pesantemente il leader della minoranza dem, Pier Luigi Bersani, che aveva criticato l’ipotesi di volontari disclosure e che in passato si è fatto fotografare mentre sorseggiava una birra. “C’è dall’anno scorso una norma che consente a chi ha portato dei soldi all’estero o a chi ha contanti in nero, di portarli in Italia o pulire pagando tutto quello che c’è da pagare”, ha scandito il premier durante l’intervista a In Mezz’ora su Rai Tre. A prendere le difese di Bersani è stato il deputato di Sinistra italiana, Alfredo D’Attorre: “È francamente vergognoso che il Presidente del Consiglio, tra le tante amenita’ regalate nella sua ennesima performance televisiva, definisca esperto di birra chi, come Bersani e altri, ha avanzato critiche sul condono e sulla cosiddetta norma Corona. Si conferma l’incompatibilita’ tra Renzi e i valori etico-politici che erano stati alla base dell’Ulivo e del Pd, prima della sua attuale mutazione genetica”.

Stipendi dei parlamentari
Poi Renzi, parlando della legge sul taglio degli stipendi ai parlamentari, ha lanciato una stoccato al vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, sfidando il Movimento 5 Stelle sul territorio delle indennità ai deputati. “Il Pd non è contrario, è favorevole a ridurre gli stipendi, il problema è come. “Luigi Di Maio ha il 37% delle presenze in aula. Oggi Di Maio e Di Battista, come quelli del Pd, prendono il doppio di quello che prendo io come presidente del Consiglio”, ha sottolineato il premier. “Allora perché non diamo a Di Maio il 37% dello stipendio? Loro giocano a fare i più puri degli altri, invece sono non dico peggio ma come gli altri”, ha concluso Renzi.

Ma sul tema Beppe Grillo ha già annunciato battaglia: “Domani sarà una giornata storica. Dopo tre anni di lotte e opposizione a un’infinita serie di porcate domani arrivera’ in aula alla Camera la proposta di legge per dimezzare gli stipendi di tutti i parlamentari! Una legge che potrebbe essere approvata nel giro di un paio di giorni e che consentirebbe un risparmio fino a 87 milioni di euro per ogni anno”. Quindi ha invitato i sostenitori del M5S a partecipare a manifestazioni pubbliche: “Scenderemo in piazza e vi aggiorneremo costantemente su quanto accade in Aula e su cosa i nostri politici di tutti gli schieramenti fanno per i cittadini italiani”.