Caccia ai testimonial vip. Ecco come voteranno domenica al referendum

Attori, cantanti, registi, imprenditori. Senza dimenticare i politici. In molti hanno fatto sapere come voteranno al referendum di domenica

Attori, cantanti, registi, imprenditori. Senza dimenticare i politici. Alcuni dei quali in questa lunga campagna elettorale si sono ritrovati a sventolare la stessa bandiera pur viaggiando da sempre su lunghezze d’onda differenti. La famosa “accozzaglia” evocata da Matteo Renzi non più tardi di dieci giorni fa che ha fatto arrabbiare parecchi. In questi mesi entrambi gli schieramenti, il fronte del Sì e quello del No, hanno arruolato tra le proprie fila dei pezzi da novanta. Fra i primi a schierarsi dalla parte del premier c’è stato il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, che ha evocato (come tanti, ahinoi) scenari apocalittici se domenica la riforma dovesse essere bocciata dagli italiani. Sarà. Al fianco di Renzi ci sono poi gli “amici” di sempre, come Oscar Farinetti (Eataly) e l’amministratore delegato di Fca Sergio Marchionne. Più un lungo stuolo di personaggi dello spettacolo: dal capitano della Nazionale Gianluigi Buffon ai ballerini Roberto Bolle e Carla Fracci; dagli attori Stefano Accorsi e Pierfrancesco Favino fino a Lucia Annibali, simbolo nella lotta contro la violenza sulle donne. Anche l’ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari, che ha definito la riforma “una puttanata”, voterà a favore. Mentre Roberto Benigni, che a maggio si diceva “orientato al No”, ci ha ripensato e barrerà la casella del Sì.

Fronte del no – Molto variegato è anche il fronte opposto, dove spiccano i nomi di alcuni pezzi grossi della storia politica italiana, a cominciare da Ciriaco De Mita e Massimo D’Alema, e dei presidenti emeriti della Consulta Gustavo Zagrebelsky e Giovanni Maria Flick. Per il No sono anche l’Anpi di Carlo Smuraglia e i sindacalisti Susanna Camusso (Cgil) e Maurizio Landini (Fiom). Fra i volti noti ecco l’attore Claudio Santamaria, lo scrittore Erri De Luca e la cantante Fiorella Mannoia. Ma questa sarà ricordata anche come la campagna delle coppie “scoppiate”. Michele Santoro voterà Sì mentre il direttore del Fatto Marco Travaglio è alfiere del No; il regista premio Oscar Paolo Sorrentino è a favore e Toni Servillo, il Jep Gambardella de La Grande Bellezza, contro il ddl Boschi. Per non parlare di Andrea Camilleri e Luca Zingaretti: per il No il primo, autore dei romanzi su Montalbano, e per il Sì l’altro, che lo interpreta sul piccolo schermo. Ma fra pochi giorni torneranno tutti amici come prima.

Twitter: @GiorgioVelardi