Cairo: nessuna cordata per Rcs. Il patron di La7 non comprerà altre quote. Più che sul Corriere punta sulla tv: La7 lancerà nuovi canali

di Marco Castoro

In questa primavera dell’editoria italiana ci sono due grandi partite. Quella del Corriere e quella di Mediaset. I cassieri dei due colossi non contano più il denaro fresco come un tempo, anzi – visti debiti e investimenti – vorrebbero tanto avere del denaro fresco da nuovi soci. Ma per sperare in qualche new entry, che dia una boccata di ossigeno, bisogna guardare oltre le Alpi, perché in Italia – come si suol dire – non c’è una lira. Il Biscione continua a fare gli occhi dolce a Vivendi, ma per ora non si va oltre gli abboccamenti. Le nozze non sono state ancora fissate, nonostante Premium sia una buona dote, essendo diventato un asset di mercato appetibile. E Rcs? Quale sarà la contromossa all’operazione De Benedetti-Fca? La fusione col Sole 24 Ore oppure la cordata italiana degli altri azionisti? Urbano Cairo non le manda a dire. Di aumentare le quote a Rcs non ci pensa proprio. Semmai è su La 7 che vuole puntare una fiche. Il patron dell’emittente e azionista di Rcs (4,6%) ha smentito che ci siano interessi di cordate italiane per via Solferino. Del resto non è facile pensare a ricapitalizzazioni e investimenti dopo il tracollo che le azioni hanno subito (e la montagna di debiti accumulati). Ma Cairo ha anche ribadito che non ha in programma di investire nemmeno un centesimo su nuove quote. Tuttavia non vuole neanche vendere quelle di cui è in possesso. “Il contesto e il quadro competitivo sono peggiorati – è il Cairo pensiero dopo la fusione Itedi-Espresso – perché c’è stata una operazione fatta dall’Espresso molto intelligente. Bravo De Benedetti, è stato molto in gamba perché, con i suoi collaboratori, ha creato un’aggregazione con dei numeri importanti”. Per il momento il presidente del Torino si gode l’andamento buono del primo trimestre del 2016 della Cairo Communication: “Abbiamo avuto nel trimestre dei risultati molto positivi per quel che riguarda la pubblicità, siamo sul 4% di crescita prevista per le tv e sul 15% per i nostri settimanali e mensili”. Ha pure smentito ogni interesse per i portali messi in vendita da Banzai. Mentre sulla tv c’è qualcosa all’orizzonte. Obiettivi: 1) ringiovanire il target di La7. A riguardo può risultare un buon test Eccezionale veramente, il talent per comici al via stasera; 2) lanciare nuovi canali. Il multiplex e il direttore Salini vanno sfruttati a dovere.