Caos terremoto. Errani aveva ragione: la ricostruzione non c’è. Slitta la consegna di 26 casette a Pescara del Tronto

La ricostruzione è ferma. Proprio come aveva detto Errani. O forse anche peggio. Visto che è slittata la consegna di 26 casette a Pescara del Tronto

I soliti annunci e i soliti ritardi. A conferma di quanto rivelato già dall’audio del commissario alla ricostruzione per il terremoto del Centro Italia, Vasco Errani, le operazioni sono quasi completamente ferme. Siamo a Pescara del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Di oggi la notizia che slitta di almeno altri dieci giorni il montaggio delle prime 26 casette destinate ad ospitare i terremotati del paesino marchigiano. Una notizia che è stata confermata anche dall’Ansa che ha sentito il sindaco di Arquata del Tronto, Michele Franchi. Il primo cittadino ha spiegato che l’inizio dei lavori era stato fissato all’inizio della settimana ma qualcosa è andato storto. I ritardi, ha spiegato Franchi, “sono dovuti alla necessità di posizionare per motivi di sicurezza i new jersey e le barriere per proteggere le casette e gli occupanti dai rumori del traffico veicolare lungo la Statale Salaria, attigua all’area dove verranno posizionate le Sae”.

Prevenzione – Il Sismabonus diventa realtà da domani con i relativi incentivi fiscali annunciati dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio: “Un provvedimento molto atteso perché darà il via alla stagione strutturale e organica della prevenzione”. La notizia è arrivata nel corso di una conferenza stampa dedicata alla firma del decreto attuativo con le Linee guida per la classificazione del rischio sismico che darà il via ufficiale al Sismabonus introdotto con la Legge di Stabilità 2017. Parte così concretamente il progetto Casa Italia con la possibilità di dare concretezza alle pratiche edilizie per usufruire degli incentivi fiscali.

Aiuti per la ripresa – Settore pulsante dell’economia dei territori terremotati erano gli agriturismi che in questi mesi stanno risentendo della crisi post sisma. Sono 3.400 le strutture agrituristiche presenti nel cratere sismico e dove i turisti si sono dimezzati. L’allarme è stato lanciato dalla Coldiretti che chiede di “incentivare il turismo nelle regioni colpite dal sisma, prevedendo la detraibilità delle spese sostenute dai turisti per i soggiorni nelle strutture ricettive agrituristiche, che potrebbero essere considerate oneri deducibili a lato della dichiarazione dei redditi”. Anche da Cassa depositi e prestiti arriva la delibera del Cda per la costituzione di un nuovo plafond da 560 milioni di euro a favore dei territori del Centro Italia; si tratta di uno strumento per concedere finanziamenti agevolati ai titolari di reddito d’impresa, di lavoro autonomo e di attività agricola. Che potranno usufruire di una dilazione non onerosa in cinque anni del pagamento sia dei tributi sospesi per effetto degli eventi sismici sia di quelli dovuti fino al 31 dicembre 2018.