Cucchi, parla il teste chiave. Tedesco: “Sono rinato, non mi interessa se sarò condannato o destituito”. Altri due militari indagati

Il carabiniere sarà sentito entro gennaio e dovrà ribadire le accuse nei confronti dei colleghi

“Sono rinato. Ora non mi interessa nulla se sarò condannato o destituito dall’Arma”. Ad affermarlo, tramite il suo legale, è Francesco Tedesco, il carabiniere imputato al processo per la morte di Stefano Cucchi che ha accusato del pestaggio due suoi colleghi, anche loro sotto processo. “Ho fatto il mio dovere – ha aggiunto il militare -, quello che volevo fare fin dall’inizio e che mi è stato impedito”.

Tedesco, le cui parole hanno segnato ieri la svolta nel processo Cucchi, verrà ascoltato in aula entro gennaio. Il carabinieri è stato già interrogato tre volte dal pm Giovanni Musarò e dovrà ribadire in dibattimento quanto accadde quella notte e le accuse che ha rivolto nei confronti dei suoi colleghi, Raffaele D’Alessandro e Alessio Di Bernardo.

Intanto altri due carabinieri risultano indagati, oltre i cinque già sotto processo per la morte di Cucchi. Si tratta di Francesco Di Sano, in servizio presso la stazione di Tor Sapienza, e del luogotenente Massimiliano Colombo, comandante della stessa stazione. Colombo, che sarà interrogato la prossima settimana, nei giorni scorsi ha subìto anche una perquisizione.