Cinque sberle ai Cinque Stelle in Sicilia. Il tribunale sospende le regionarie M5S: ora Cancelleri rischia

Cinque sberle ai Cinque Stelle. Il tribunale sospende le regionarie M5S: ora Cancelleri rischia

In Sicilia si rischia un caos senza precedenti per il Movimento 5 Stelle. Le regionarie M5S, infatti, al momento sono sospese dal Tribunale di Palermo che ha accolto in via cautelare il ricorso presentato da Mauro Giulivi, escluso dalla selezione. I giudici entreranno nel merito più avanti ma adesso c’è da capire gli effetti che avrà questa decisione sulla votazione che ha incoronato Giancarlo Cancelleri e che ora, forse, rischia di doversi ritirare.

Giulivi nell’esposto lamentava di essere stato escluso con un espediente e senza reale motivazione . Un caso analogo era accaduto a Genova, ma la selezione in quel caso non è stata rifatta . Comunque una grana in piena campagna elettorale per i 5 stelle siciliani.

I fatti – Il 14 luglio scorso così Mauro Giulivi raccontava i fatti in un post su Facebook. “Io sono stato escluso dalle regionarie del M5S con la motivazione della pendenza di un procedimento disciplinare di cui non ho mai avuto contezza in precedenza e relativo a fatti che non é realisticamente possibile far rientrare nel novero degli illeciti disciplinari. Questi i fatti: Dapprima sono stato escluso dalla lista del m5s per le elezioni comunali di Palermo perché non mi ero potuto presentare a firmare il codice di comportamento dei candidati in quanto il preavviso di poche (due) ore -peraltro letto ad appuntamento scaduto – indicava un orario incompatibile con i miei impegni di lavoro. Ancora più singolare é l’essere esclusi, dopo, dalle regionarie del M5S per non aver partecipato alle precedenti comunarie; sembrerebbe una burla, se non fosse vero”.

Poi continua: “Credo fortemente nella legalità, principio a cui il m5s si è sempre ispirato distinguendosi in passato dagli altri partiti. La mia è stata un’esclusione illegittima, l’ho segnalata per tempo al movimento per le vie brevi ma con esito negativo e sono stato, quindi, costretto a rivolgermi alla giustizia. Spero così che si possa rimediare ad una vera e propria violazione del codice civile e dei miei diritti. Informo, per chi non mi conosce, che non ho alcuna intenzione di creare liste, partiti o di candidarmi con qualsiasi altra lista, pertanto ogni associazione con persone che hanno intrapreso un’altra strada è scorretta e strumentale e non mi riguarda”.

E chiude: “Attendo quindi che venga riconosciuta tale palese ingiustizia e che si ripetano le votazioni online, questa volta senza discriminazione alcuna, perchè noi del m5s siamo diversi, siamo trasparenti e perché uno vale uno“.