Colpo al tesoro di Gomorra

Dalla Redazione

Lo Stato assesta un altro colpo al cuore della Camorra. Stavolta non si tratta, però, dell’arresto di qualche boss ma del sequestro di beni riconducibili alla crminalità organizzata campana. Sono stati, infatti, sottratti ai clan mobili e immobili stimati in un valore superiore a 100 milioni di euro dalla Direzione Investigativa Antimafia di Napolinei confronti di un imprenditore campano del settore del calcestruzzo affiliato al clan di camorra dei Casalesi. Si tratta di Alfonso Letizia, 67 anni, originario di Casal di Principe (Caserta), attivo nel settore della produzione e della vendita del calcestruzzo. Secondo la Dia Letizia era il punto di riferimento delle fazioni Bidognetti e Iovine dei casalesi, in quanto metteva a disposizione della “famiglia camorristica” i propri impianti di produzione del calcestruzzo e le proprie strutture societarie. In cambio il clan camorristico gli garantiva condizioni di oligopolio sul mercato casertano imponendo ai cantieri le sue forniture di calcestruzzo.

Tra i beni sequestrati ci sono 81 terreni e fabbricati, 29 auto e moto, sette società e decine e decine conti bancari e altri rapporti finanziari fra i beni sequestrati dalla Dia di Napoli all’imprenditore Alfonso Letizia, indicato dagli investigatori come “il vero dominus” dell’intero omonimo gruppo imprenditoriale colluso con il clan di camorra dei Casalesi.

In totale ammonta ad oltre 2 miliardi di euro, il valore dei beni sequestrati dalla Direzione Investigativa Antimafia (Dia) nei primi 6 mesi del 2014. Un record che emerge dalle operazioni Dia su tutto il territorio nazionale dall’inizio di quest’anno.Solo Sicilia i beni sequestrati alle organizzazioni mafiose sono pari ad un valore di 1 miliardo e 350 milioni di euro.