Come evitare la bocciatura

di Antonello Di Lella

Una volta correvano a scuola per chiedere ai professori le motivazioni della bocciatura del proprio figlio. Ora i genitori corrono in tribunale per chiedere alla giustizia ammistrativa di annullare la bocciatura del consiglio di classe e ammettere il proprio figlio all’anno successivo. La tendenza è piuttosto diffusa e sempre più sentenze dei Tar di tutta Italia lo confermano in maniera inequivocabile. Dopo il caso sollevato da La Notizia sulla decisione del Tar del Lazio di promuovere uno studente di un liceo nonostante avesse riportato tre insufficienze gravi in matematica, storia dell’arte e in fisica, spulciando tra le varie sentenze spuntano nuovi casi. Uno in Abruzzo e un altro ancora nelle Marche, dove le decisioni prese dai professori vengono completamente ribaltate dai giudici. Per carità, avranno avuto i loro buoni motivi, ma sentenze del genere stanno creando non pochi imbarazzi tra gli insegnanti.

Pagelle rivisitate
L’ultimo caso riguarda un ragazzo di un liceo di Pescara, bocciato dal consiglio di classe, ma salvato dal Tar. Secondo i giudici il consiglio di classe si era svolto “in maniera difforme rispetto a quanto stabilito dal collegio dei docenti”. Tra i fatti contestati la presenza di un numero rilevante di cancellature e modifiche sui registri dei voti dell’allievo: dubbi inevitabili. Nel ricorso vengono evidenziate, poi, disparità di trattamenti da parte dei professori; inoltre, i genitori sostenevano di “non essere stati informati adeguatamente sull’andamento scolastico del figlio”. Proprio la mancata comunicazione alla famiglia ha permesso a uno studente 17enne di Ancona di essere salvato dal Tar. Le carenze in due materie del ragazzo, iscritto a un istituto superiore di Fabriano (Ancona), non erano state segnalate nei tempi ai genitori. Un cavillo della normativa prevede che, in presenza di un ragazzo minorenne, vada informata subito la famiglia. “Con un supporto messogli a disposizione dai genitori, avrebbe potuto superare le difficoltà ed evitare la bocciatura”, commenta l’avvocato del ragazzo. Quando il dettaglio può fare davvero la differenza.