Comincia la stagione teatrale a Roma. Dall’Argentina al Brancaccio, ecco gli spettacoli da non perdere, tra teatro d’autore, satira e musical

Dai musical alla satira, da Molière a William Shakespeare passando per Edoardo De Filippo. Dal teatro di denuncia alle commedie contemporanee.

Dai musical alla satira, da Molière a William Shakespeare passando per Edoardo De Filippo. Dal teatro di denuncia alle commedie contemporanee. Anche quest’anno la stagione che si appresta a cominciare regala tante sorprese e, soprattutto, un panorama vasto e buono per tutti i gusti. Da ottobre, insomma, gli appassionati potranno tornare con soddisfazione a riempire i teatri della Capitale. A cominciare dal Sistina.

SI COMINCIA – Dopo il grande successo dell’anno scorso, tornerà sul palco Enrico Montesano con Il Marchese del Grillo, mentre Enrico Brignano debutterà nella versione teatrale di Febbre da cavallo, prendendo il posto proprio di Armando Pellicci che fu personaggio di Montesano stesso. Ma grande attesa anche per i fuori cartellone quest’anno, con lo show di Massimo Ranieri e con la lezione-spettacolo di Vittorio Sgarbi, che allieterà il pubblico parlando di Caravaggio e delle sue opere, di cui pure la città di Roma è piena. Ma ovviamente non c’è solo il Sistina. Come ogni anno, molto ricercati sono anche gli spettacoli che ospiterà il Teatro Argentina, dove teatro e musica si confonderanno e si mescoleranno assieme. Molto attesi gli spettacoli di grandi del teatro contemporaneo, come Franco Branciaroli che porterà in scena il Macbeth, Roberto Andò (Minetti, ritratto di un artista da vecchio) e Luca Ronconi che, con in scena tra gli altri attori del calibro di Fabrizio Gifuni e Massimo Popolizio, curerà la regia di Lehman Trilogy, uno spettacolo al limite dello sperimentale, che ritrae due scene di vita autonome, una sul rapporto padre-figlio, l’altra il rapporto tra fratelli. Senza dimenticare Emma Dante, che in chiave ortodossa porterà in scena l’Odissea di Omero. E lo stesso Popolizio, che curerà la messa in scena di Ragazzi di vita, il capolavoro neorealista di Pasolini. Ma si andrà d’autore anche con Filippo Timi che, dopo il successo riscontrato nella passata stagione, arriva a Roma con il capolavoro di Henrik Ibsen, Casa di bambola. Ma spazio anche alla musica con l’appuntamento, sul finire della stagione, con il concerto del maestro Nicola Piovani.

GLI ALTRI APPUNTAMENTI – Ma non è finita. Anche il Brancaccio riserva sorprese a non finire. A cominciare dal dissacrante per eccellenza, Giorgio Montanini, che torna al Brancaccio con Per quello che vale. Spazio, poi, anche ai musical con il ritorno di Sister Act, Peter Pan e,infine, l’attesa reinterpretazione di Se il tempo fosse un gambero, storico successo di Garinei e Giovannini, portando in scena questa volta da Francesco Pannofino.

Alta qualità, come ogni anno, anche allo Jovinelli. Che andrà dalla comicità musicale di Elio con Largo al factotum, fino alla commedia “english” Qui e ora con Valerio Aprea e Paolo Calabresi. Una commedia che negli anni passati già ha riscosso grande successo. Allora con Aprea c’era Valerio Mastandrea, che sarà presente sempre allo Jovinelli, ma con uno spettacolo-monologo, Migliore: la storia comica e terribile di un uomo che dopo un terribile incidente si ritrova, suo malgrado, a diventare cattivo.