Condannato a cinque anni di reclusione l’erede della famiglia fondatrice del gruppo Samsung. Lee Jae-yong è accusato di corruzione ed è stato ritenuto colpevole anche di appropriazione indebita e di falsa testimonianza.

La procura del Sud Corea ne aveva chiesto la condanna a 12 anni nell’ambito del processo che vedeva Lee Jae-yong imputato dinanzi alla Corte centrale distrettuale di Seul. Si tratta del procedimento che ha portato all’impeachment e poi all’arresto dell’ex presidente della Repubblica Park Geun-hye.

Il manager, arrestato nello scorso mese di febbraio, avrebbe promesso 43,3 miliardi di won, corrispondenti a 38,3 milioni di dollari, alla confidente dell’ex presidente della Repubblica per ottenere un sostegno del fondo pensione poubblico al piano di riassetto intragruppo per rafforzare il suo controllo sulla catena di comando del gruppo.

Secondo le indagini su complessivi 20,4 miliardi di won sarebbero finiti a Mir e K Sports, fondazioni dubbie riconducibili a Choi Soon-sil (la consigliera e sciamana di Park).