Crolla una palazzina a Rescaldina, nel Milanese. Estratte vive dalle macerie tutte le nove persone coinvolte. La Procura procede per il reato di crollo colposo

È di crollo colposo il fascicolo aperto dalla Procura di Busto Arsizio sull’esplosione che stamattina ha sventrato una palazzina a Rescaldina, nel Milanese. Allo stato, l’inchiesta dei pm diretti dal procuratore Gian Luigi Fontana è contro ignoti. L’edificio è stato posto sotto sequestro. Il crollo, secondo quanto precisato dai carabinieri, ha interessato 3 appartamenti di uno stabile composto da 12 appartamenti. Le nove persone coinvolte nel crollo sono state tutte tratte in salvo. I feriti sono 4 bambini e 5 adulti, trasportati negli ospedali di Legnano (Milano), Castellanza (Varese) e al Niguarda di Milano.

Due coniugi sono stati trasportati intubati al Niguarda con ustioni sul corpo mentre un bambino di 6 anni è ricoverato in prognosi riservata, nel reparto di Rianimazione dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Nello scoppio ha riportato ustioni sul 35% del corpo ed è intubato.

Le persone sfollate sono 27, come precisato il sindaco della cittadina, Michele Cattaneo. “In totale all’interno di quello stabile, composta da 12 appartamenti, vivono 27 persone, divisi in vari nuclei famigliari – ha detto all’Ansa – al momento sono tutti sfollati perché anche la parte della casa rimasta in piedi è inagibile e lo sarà probabilmente per qualche tempo, prima che vengano effettuate tutte le verifiche di stabilità e che vengano terminate le operazioni di messa in sicurezza della parte crollata”. Le famiglie rimaste coinvolte nel crollo sono tre. Nel condominio alcuni appartamenti erano vuoti.

“Le persone che vivono in quella casa al momento si trovano nell’oratorio della vicina chiesa – ha detto sindaco – molti di loro verranno ospitati da parenti e amici mentre per un paio di famiglie stiamo cercando una sistemazione temporanea”.

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