Dal lavoro minorile alla prostituzione. Sono oltre 10 milioni i bambini vittime di sfruttamento. A Ventimiglia giovani costrette a vendere il proprio corpo per varcare la frontiera

Sfruttati in ogni modo. Le stime parlano di quasi 10 milioni di bambini e adolescenti sfruttati nel mondo soltanto nel 2016. Sfruttamenti a fini sessuali e lavorativi. A pochi giorni dalla Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani, che si celebra il 30 luglio di ogni anno, Save the Children – l’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro – diffonde il rapporto “Piccoli schiavi invisibili 2018”, una fotografia aggiornata della tratta e dello sfruttamento dei minori in Italia.

Per quanto riguarda il nostro Paese, tra le evidenze contenute nel rapporto di Save the Children significativa, alla frontiera di Ventimiglia, l’emersione del fenomeno del cosiddetto survival sex, ovvero delle minorenni in transito provenienti per lo più dal Corno d’Africa e dai Paesi dell’Africa-sub-sahariana che vengono indotte a prostituirsi per pagare i passeurs per attraversare il confine o per reperire cibo o un posto dove dormire.

“Si tratta di ragazze giovanissime e particolarmente a rischio che fanno parte del flusso invisibile dei tanti minori migranti non accompagnati in transito alla frontiera nord italiana i quali, nel tentativo di ricongiungersi ai propri familiari o conoscenti in altri Paesi europei, privati della possibilità di percorrere vie sicure e legali, sono fortemente esposti a gravissimi rischi di abusi e sfruttamento, in molti casi ritrovandosi a vivere in condizioni di grande degrado e promiscuità. Ề fondamentale garantire loro tutta la protezione di cui hanno bisogno e per questo, in rete con le organizzazioni attive sul campo, stiamo potenziando i nostri interventi nelle aree di confine settentrionale, con un’unità mobile grazie alla quale, a partire dai prossimi giorni, i nostri operatori raggiungeranno i minori più vulnerabili per offrire loro supporto e assistenza e tutelarli dai gravi rischi in cui incorrono”, ha affermato Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children.

In Italia, quello della tratta e dello sfruttamento dei minori resta un fenomeno per lo più sommerso. Nel corso del 2017, secondo i dati del Dipartimento per le Pari Opportunità, nell’ambito della Piattaforma Nazionale Anti-Tratta, le vittime minorenni inserite in programmi di protezione sono state complessivamente 200 (quasi il doppio rispetto all’anno precedente, 111 vittime), di cui la quasi totalità – 196 – sono ragazze. In circa la metà dei casi (46%) si tratta di vittime di sfruttamento sessuale e in più del 93% delle situazioni si tratta di ragazze nigeriane tra i 16 e i 17 anni.

Non mancoa molti casi di lavoero minorile tanto che nel 2017 sono emersi 220 casi, riguardanti sia minori italiani che stranieri. Oltre il 70% delle violazioni riguarda il settore terziario in cui si producono o forniscono servizi, in particolare nei servizi di alloggio e ristorazione, nel settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio, in agricoltura e in attività manifatturiere.