David Sassoli eletto presidente del Parlamento europeo. “Recuperare lo spirito dei padri fondatori, coniugare crescita, protezione sociale e rispetto dell’ambiente e rilanciare gli investimenti sostenibili”

Il parlamentare europeo del Partito Democratico, David Sassoli, è stato eletto alla seconda votazione (con 345 sì a fronte della maggioranza necessaria prevista di 334 voti), dopo aver mancato la prima per soli 7 voti, alla presidenza del Parlamento europeo, incarico finora ricoperto da Antonio Tajani. L’Aula della Camera ha accolto la notizia con lungo un applauso dopo che il presidente di turno dell’Assemblea, Ettore Rosato, aveva annunciato l’elezione di Sassoli.

“Tutti voi capirete la mia emozione in questo momento nell’assumere la presidenza del Parlamento Ue. Ringrazio il presidente Tajani per il lavoro che ha svolto, per il suo grande impegno e la sua dedizione a questa istituzione” ha detto il neo presidente, prendendo la parola subito dopo l’annuncio della sua elezione. All’Europa, ha aggiunto Sassoli nel suo primo intervento, serve “recuperare lo spirito dei padri fondatori”, “coniugare crescita, protezione sociale e rispetto dell’ambiente” e “rilanciare gli investimenti sostenibili”. L’esponente dem ha poi sottolineato la volontà e l’impegno per incrementare “la parità di genere” e favorire “un maggior ruolo delle donne ai vertici dell’economia, della politica e del sociale”.

Sassoli è nato a Firenze il 30 maggio del 1956, laureato in Scienze politiche, sposato e padre di Giulio e Livia. Dopo aver lavorato in redazioni locali e al Giorno, ha cominciato la carriera da giornalista televisivo nel 1992, come inviato di cronaca del Tg3. Successivamente ha lavorato ad altri programmi su Rai Uno e Rai Due, per poi entrare, nel 1999, nella redazione del TG1, come inviato speciale e divenirne vicedirettore dal 2006 al 2009, prima di essere eletto parlamentare europeo per il Pd nella legislatura 2009-2014. E’ stato a capo della delegazione dem all’interno dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, riconfermato alle Europee del 2014 ed eletto vicepresidente del Parlamento europeo. Rieletto lo scorso 26 maggio con rieletto con 128.533 preferenze.