Def, ora l’allarme arriva dai tecnici del Senato. L’uso del Tesoretto minerebbe il pareggio di bilancio

Sempre più dubbi sull’uso del Tesoretto che il governo ha tirato fuori dal cilindro nel Documento di programmazione economico-finanziaria. A sollevare qualche dubbio questa volta sono i tecnici del servizio bilancio del Senato che in un dossier sul Def hanno esaminato le possibili criticità del programma economico di Renzi evidenziando che le mancate riforme incideranno pesantemente sul bilancio dello Stato. Viene acceso il faro sulle scarse privatizzazioni e sulla mancanza di alcuni decreti che dovranno attuare le norme contenute nel Jobs Act relative al tax credit per le donne e alla cessione delle ferie tra colleghi. Ecco perché appare possibile una manovra aggiuntiva da oltre 6 miliardi di euro. “La scelta di come tradurre in termini di politiche di bilancio le scelte sul livello dell’indebitamento netto”, sottolineano i tecnici, “ha ricadute non secondarie in considerazione sia degli effetti moltiplicativi sul Pil che di quelli redistributivi”. Per questo motivo scrivono sempre nel dossier “sarebbe “auspicabile” che il governo consegnasse anche “una tabella analitica” o quantomeno dettagliasse meglio i grafici con i dati in corrispondenza dei singoli anni considerati”.