Destra in panne nel Lazio, Berlusconi si vota a Sangiuliano. Il vicedirettore del Tg1 in pole se Gasparri molla

Per risolvere l'impasse del Centrodestra nella corsa alla presidenza della Regione, la scelta del leader di FI pare essere caduta sul vicedirettore del Tg1

Per risolvere l’impasse del Centrodestra nel Lazio, dove a due mesi esatti dalle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia non hanno ancora trovato la quadra sul nome, Silvio Berlusconi ha deciso di votarsi a San Gennaro. Non il patrono di Napoli, of course, ma il vicedirettore del Tg1 Gennaro Sangiuliano, entrato prepotentemente nella lista dei potenziali candidati per sfidare il governatore uscente Nicola Zingaretti (Pd), Roberta Lombardi (Cinque Stelle) e Sergio Pirozzi, il sindaco di Amatrice in campo – sempre in orbita Centrodestra – con una lista civica. Il giornalista, già vicedirettore di Libero e direttore del Roma di Napoli, città che gli ha dato i natali nel 1962, aspetta però le mosse di Maurizio Gasparri. Nonostante le smentite di rito, quello del vicepresidente del Senato resta per i più il profilo migliore per riportare alla vittoria il Centrodestra nel Lazio.

Le sue ritrosie, raccontano però fonti parlamentari di FI a La Notizia, sarebbero legate proprio alla decisione di Pirozzi di non ritirarsi dalla corsa. Se si fosse ritrovato ad essere il candidato unico dell’area, è insomma il senso del suo ragionamento, Gasparri avrebbe molto probabilmente già sciolto la riserva. Ma il rischio di arrivare terzo dietro ai competitor di Pd e M5S alimenta i propri dubbi.

I precedenti – Il tempo però stringe, e poi gli altri 3 candidati hanno già iniziato le rispettive campagne elettorali. La decisione definitiva è attesa nelle prossime 24/48 ore visto che, come ribadito tre giorni fa dal coordinatore regionale di FI, Claudio Fazzone, il nome del candidato “verrà fuori per l’Epifania o subito dopo”. Per non rischiare di rimanere col cerino in mano, dopo il “no grazie” di alcuni degli altri profili vagliati, come il direttore di Tgcom24, Paolo Liguori, la scelta – sembra con lo zampino del vicepresidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani – è perciò ricaduta su Sangiuliano. Giornalista che nel Centrodestra gode di un’altissima considerazione, complice pure la militanza da giovanissimo nel Fronte della Gioventù, l’organizzazione giovanile dell’Msi, e l’esperienza come consigliere circoscrizionale a Napoli sempre col Movimento Sociale dal 1983 all’87. Il che lo rende ovviamente gradito a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che dal canto suo è sempre pronta a tirare fuori dal mazzo il jolly Fabio Rampelli.

Cara Marina – Non solo. Oltre alla personale amicizia col Cav, che nel 2001 lo portò ad essere candidato (non eletto) con FI alla Camera, i ben informati parlano anche di un rapporto molto stretto fra il vicedirettore del tiggì di Rai Uno e Marina Berlusconi. Il motivo? Negli ultimi tre anni Sangiuliano ha pubblicato altrettanti libri. Uno sul presidente russo Vladimir Putin, uno su Hillary Clinton e un altro ancora su Donald Trump. L’editore? Sempre lo stesso: la Mondadori, presieduta proprio dalla figlia dell’ex premier. Se tre indizi fanno una prova…

Twitter: @GiorgioVelardi