Dipendenza da cellulari e pc. Pure i giovani pagano il conto. Internet e chat provocano insonnia e ansia. Un adolescente su due dorme meno di otto ore

Smartphone, tablet e pc sono una vera e propria minaccia per gli adolescenti, tutto il giorno a chattare. La dipendenza dalla tecnologia, infatti, genera nei ragazzi gli stessi effettivi nocivi delle droghe e può minare gravemente lo sviluppo celebrale. Sono i cellulari le nuove droghe dei giovani che minacciano le loro notti con internet, social e videogiochi, un bombardamento tecnologico alla Nighmare. Un’insonnia tecnologica che li priva del sonno con meno di sei ore a notte, almeno una notte su dieci. Questo provoca grandi problemi allo sviluppo del cervello e se c’è già una predisposizione latente li espone al rischio di disturbi psichici. A 18 anni il 75 per cento degli adolescenti dorme meno di 8 ore, e solo il 3 per cento dorme più di 9 ore. Numeri che allarmano gli psichiatri perché è proprio durante le ore di riposo notturno che il cervello mette in atto una sorta di pulizia e di ri-organizzazione degli stimoli ricevuti durante il giorno. Un lavoro fondamentale per la salute emotiva di ognuno di noi, tanto più importante durante gli anni dell’adolescenza in cui il cervello è particolarmente plastico e risponde, nel bene e nel male, adattandosi all’ambiente. Studi che hanno coinvolto oltre 100mila ragazzi hanno trovato “una forte correlazione tra disturbi del sonno a quantità di sonno inadeguata, scarsa qualità del sonno e eccessiva sonnolenza diurna e utilizzo di smartphone e social network soprattutto nelle ore serali”, ha spiegato Claudio Mencacci, direttore Dipartimento Neuroscienze e salute mentale del Sacco di Milano. La mancanza di sonno cronica aumenta il livello di stress e agisce sulle competenze emotive e relazionali dei ragazzi.  E poi c’è la depressione che sta aumentando sempre più, soprattutto fra gli adolescenti, ammoniscono gli esperti. E proprio in questi giorni dagli Usa arriva l’allarme dei Centers for Disease Control: sono circa 15 milioni i bambini americani affetti da un disturbo mentale, emotivo o un disordine comportamentale, e solo il 20 per cento di questi viene diagnosticato e quindi curato.

Diversi livelli – In Italia ci sono oggi più di 8 milioni giovani tra i 12 e i 25 anni e, secondo i dati Istat, circa il 10 per cento si dichiara globalmente insoddisfatto della vita, delle relazioni amicali, familiari e della salute. La protezione del cervello degli adolescenti si articola a diversi livelli e secondo Mencacci servono un’alleanza, clinica e scientifica, ma anche organizzativa;, come interventi sulla popolazione e sulla scuola per la promozione della salute psichica, oltre a politiche sociali, riconoscimento precoce dei segni di malattia. Su quest’ultimo punto non va sottovalutato il fatto che la familiarità esiste ed è molto pesante nell’area della salute mentale. Per gli esperti si dovrebbe iniziare a pensare a programmi di prevenzione, in un modo simile a come succede oggi per le giovani donne con familiarità per il tumore al seno. Evitando così future patologie psichiche.