Disservizio incivile nazionale. Gentiloni non assegna le deleghe e lascia senza soldi 35mila volontari

Il Governo non ha assegnato le deleghe e i volontari del servizio civile attendono ancora i soldi di gennaio

Qualcuno chiami Chi l’ha visto? per rintracciare Paolo Gentiloni. La battuta è sin troppo facile, ma forse inevitabile. Perché mentre il Partito Democratico è preso da beghe e lotte interne in vista del congresso, c’è un Paese che attende risposte e decisioni. Come, tanto per dirne una, i 35mila volontari sparsi per tutta Italia che si sono ritrovati senza contributi per il mese di gennaio e, probabilmente, uguale sorta toccherà loro pure per febbraio. La ragione? Semplice: Gentiloni, dopo oltre due mesi di Governo (per l’esattezza, 75 giorni), ancora non ha provveduto ad assegnare la delega alle Politiche giovanili e al Servizio Civile. A denunciare il buco normativo è stato il presidente del Forum Nazionale Servizio Civile, Enrico Maria Borrelli: “Chi governa il Paese – ha scritto sulla sua pagina Facebook – deve saper distinguere tra le priorità da assegnare alla dialettica interna al proprio partito e le esigenze dei cittadini, delle imprese, delle organizzazioni sociali di cui ha la responsabilità”. E così è inevitabile, continua Borrelli, la preoccupazione “per le decine di migliaia di giovani che rischiano di non percepire il rimborso economico per il mese di gennaio. Ci preoccupa il rinvio sine die dell’avvio di decine di progetti, i mancati pagamenti per gli enti che hanno all’attivo progetti per i quali si sono esposti con le proprie ristrette economie”.

Speranza ultima a morire – Eppure, nonostante la denuncia, ad oggi nulla è cambiato, né è arrivata una qualche comunicazione da Palazzo Chigi. In realtà bisogna tener presente che quando una delega non viene assegnata resta, per titolarità, in capo al presidente del Consiglio, ma “è evidente – come dice a LaNotizia Borrelli – che il Presidente non possa sovrintendere con puntualità a tutte le deleghe a meno che non voglia specificamente occuparsene. Il caso non sembra essere questo, quindi confidiamo che quanto prima il Governo individui il responsabile politico per il servizio civile e per le politiche giovanili”. Qualcosa, invece, si è mosso per quanto riguarda il dipartimento alle Politiche Giovanili, dove è stata nominata ad interim (per 3 mesi al massimo, oppure fino all’individuazione e alla nomina del nuovo capo dipartimento) la consigliera Alessandra Gasparri quale nuovo capo dipartimento, dopo mesi di vuoto anche qui. Com’è noto, però, l’interim risponde soltanto all’esigenza di rimettere in moto l’ordinaria amministrazione del dipartimento, dalle paghe dei volontari all’avvio dei progetti in attesa di conferma, dai subentri dei volontari a seguito di rinunce finoa ai pagamenti delle spettanze agli enti. Ma i ritardi, ora, rischiano di accumularsi: la nomina della Gasparri è arrivata solo il 20 febbraio, mentre l’ultimo pagamento di cui si ha traccia sul sito istituzionale è di fine gennaio, ma è rlativo al dicembre 2016. Insomma, si va di ritardo in ritardo. E i giovani aspettano, pazientemente, che qualcuno accrediti loro i 400 euro e rotti come rimborso per il loro servizio di volontariato.

Tw: @CarmineGazzanni