Draghi sta per mettere i soldi. E sui mercati torna l’euforia. Il nostro spread a livelli che non si ricordavano. Si acquista tutto, ma brillano difesa e banche

di Patrick Fazio

La nuova montagna di soldi che Mario Draghi metterà sul piatto con l’allargamento del Quantitative easing (immissione di liquidità monetaria) e il nuovo indebolimento dell’euro hanno permesso a Piazza Affari di riscattarsi con decisi rialzi dopo la pesante flessione di martedì scorso. Se l’abbattimento del jet russo da parte dell’aviazione turca continua a destare preoccupazioni per le possibili ripercussioni a livello internazionale, gli investitori hanno preferito rivolgere la loro attenzione ai rumor secondo cui la Bce potrebbe allargare gli acquisti, tra gli altri, anche ai bond emessi da città e Regioni.

BORSE UE COL TURBO
A Milano il Ftse Mib ha cosi chiuso in rialzo dell’1,87%. Bene anche Parigi (+1,51%), Francoforte (+2,15%) e Londra (+0,96%). Sulla nostra piazza finanziaria hanno brillato Cnh Industrial, salita del 5,41% sulla scia dei risultati trimestrali migliori delle attese riportati dalla principale concorrente negli Stati Uniti, la John Deere. Bene anche Finmeccanica che è salita del 4,19% dopo che il premier Renzi ha annunciato un miliardo di investimenti sulla sicurezza. In deciso rialzo anche il settore bancario dopo l’incontro fra il presidente del consiglio di supervisione bancaria della Bce, Daniele Nouy, e i ceo dei principali istituti italiani. Il comparto ha anche metabolizzato la pubblicazione da parte dell’Eba dell’analisi sul banking nei 21 paesi dello spazio economico europeo che ha rilevato banche più solide ma un livello ancora molto elevato di sofferenze. Hanno chiuso così in rialzo Unicredit (+2,22%), Intesa Sanpaolo (+2,32%), Bper (+1,68%) e Bpm che è salita del 3,30% dopo l’apertura fatta dal direttore generale Castagna alla possibilità di allargare il progetto aggregazioni anche a una delle quattro banche oggetto del salvataggio delle ultime ore.

GUADAGNI
In rialzo anche il settore assicurativo dove le Generali sono salite dell’1,43% mentre le Mediolanum hanno preso il 2,28% e Unipolsai l’1,34%. Positiva infine anche la performance del comparto energetico dopo il deciso rialzo del petrolio nei giorni scorsi anche se ieri oggi ha ceduto parte dei guadagni realizzati. Bene nel settore Eni (+1,86%), Enel Green Power (+2,63%) ed Enel (+1,93%).
Sul fronte dei cambi, resta grande l’attenzione sull’euro, che in vista del rialzo dei tassi Usa continua a scendere e ora scambia a 1,0611 sul dollaro.