Due anni fa la tragedia dell’Hotel Rigopiano. Oggi a Farindola la cerimonia in ricordo delle 29 vittime con Salvini e Di Maio

Due anni fa a Farindola la tragedia dell'Hotel Rigopiano

Ricorre oggi il secondo anniversario della tragedia dell’hotel Rigopiano di Farindola, in provincia di Pescara, dove il 18 gennaio 2017 persero la vita 29 persone e 11 si salvarono dopo aver passato ore sotto le macerie del Gran Sasso resort. Il Comitato vittime di Rigopiano, a due anni dalla tragedia, ha promosso una giornata per il ricordo delle vittime alla presenza dei vicepremier Matteo Salvini e Luigi di Maio.

Una fiaccolata e una messa, seguita da un omaggio cantato in memoria di chi perse la vita all’hotel Rigopiano. Nel pomeriggio, al Palazzetto dello Sport di Penne, è prevista la commemorazione con personalità del mondo dello spettacolo e della cultura, fin dall’inizio vicine ai parenti.

Salvini al suo arrivo a Farindola ha salutato i parenti delle vittime e si è recato nel luogo delle tragedia, dove una volta c’era il resort. Il vicepremier ha ascoltato i racconti dei parenti e ha poi chiesto informazioni sulla situazione del luogo. “Lo stato c’è adesso nel dl Semplificazione che arriva in aula un provvedimento per aiutare i sopravvissuti e 10 milioni di euro”, ha detto Salvini nel corso di una diretta Facebook. “Noi ci siamo”, ha ribadito, invece, il vicepremier Di Maio incontrando i familiari delle vittime. Il leader del M5S si è intrattenuto a parlare con Gianluca Tanda, del Comitato Vittime di Rigopiano.

Sulla tragedia sono state aperte due inchieste giudiziarie. Quella principale coinvolge 25 indagati (24 persone e una società) ai quali la Procura di Pescara, a vario titolo, contesta i reati di disastro colposo, lesioni plurime colpose, omicidio plurimo colposo, falso ideologico, abuso edilizio, omissione d’atti d’ufficio, abuso in atti d’ufficio e reati ambientali. Una seconda inchiesta, a carico di altri 7 indagati, ipotizza i reati di frode in processo penale e depistaggio a carico del personale della Prefettura del capoluogo abruzzese, compreso l’ex prefetto Francesco Provolo.