Duro colpo dell’antimafia a Foggia. Trenta gli arresti compiuti all’alba. Fermati esponenti di spicco di due clan della “Società foggiana”. Da anni estorcevano denaro a commercianti e imprenditori

Maxi operazione antimafia a Foggia

E’ in corso nel foggiano, dalle prime luci dell’alba, una maxi operazione di Polizia e Carabinieri, con l’impiego di oltre duecento uomini, contro la criminalità organizzata. Le accuse ipotizzate dalla Dda di Bari, che ha coordinato l’inchiesta, sono, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso, tentato omicidio, estorsioni e armi. Trenta i soggetti raggiunti da un ordine di carcerazione, tutti già noti alle forze di polizia e appartenenti ai clan Moretti-Pellegrino-Lanza e Sinesi-Francavilla. Una decina di loro si trovavano già in carcere.

Si tratta della più importante operazione antimafia condotta in Puglia negli ultimi anni. Secondo gli investigatori i trenta indagati sarebbero i responsabili di tutti gli episodi di estorsione nei confronti di negozianti ed imprenditori a Foggia. Le indagini hanno riguardato il periodo compreso tra i primi mesi del 2017 fino ad oggi. L’operazione è scaturita anche dalle indagini compiute sull’omicidio di Roberto Tizzano, il 21enne ucciso a Foggia, all’interno del Bar H24, a ottobre 2016.

“Un’operazione molto importante – ha commentato al Gr1 il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho – perché proprio sulla provincia di Foggia l’organizzazione mafiosa che opera oramai da anni con la metodologia tradizionalmente mafiosa delle estorsioni, oltre che di conflitti interni, ha trovato oggi questa esecuzione nei confronti di circa 30 appartenenti all’organizzazione mafiosa detta ‘Società foggiana’”.

“Un altro duro colpo è stato inferto in queste ore alla mafia foggiana”, ha commentato, invece, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. “Si tratta – ha aggiunto il governatore pugliese – di un’imponente operazione portata avanti dalla Dda di Bari e da polizia e carabinieri, che segna un importante contributo alla legalità della Capitanata. Una condizione essenziale, quest’ultima, affinché la libertà, i diritti e lo sviluppo trovino terreno fertile. Quello di oggi è un successo investigativo di alto livello, un segno tangibile della presenza dello Stato. Ringrazio uno per uno i magistrati, i carabinieri, i poliziotti, il prefetto e il questore di Foggia: a loro – ha concluso Emiliano – va la sincera riconoscenza di tutti i pugliesi”.