L'Editoriale

Amore con amor si paga. A Salvini è riuscito un altro dei suoi giochi di prestigio

Il massimo risultato col minimo sforzo. A Matteo Salvini è riuscito un altro dei suoi giochi di prestigio, tipo avere 49 milioni di debiti e non sentirli, oppure essere chiamato da un tribunale a rispondere del caso Diciotti e non andare perché i Cinque Stelle gli tolgono il disturbo, votandogli l’immunità. Il numero di ieri però è il migliore di sempre. Semplicemente disertando il Senato, dove il premier Conte l’ha dovuto giustificare manco fosse uno scolaretto, il Capitano ha ottenuto nell’ordine: 1) non spiegare a che titolo il suo collaboratore Savoini ha trattato fondi per la Lega con emissari russi; 2) per bilanciare la pressione mediatica sul Carroccio il Presidente del Consiglio ha dovuto cedere sul Tav; 3) la svolta sulla nuova tratta ferroviaria Torino-Lione ha messo nella peste i contrarissimi M5S; 4) in un impeto di frustrazione Di Maio ha chiesto ai suoi di uscire dall’Aula di Palazzo Madama proprio mentre parlava il capo del Governo, facendo naturalmente incavolare pure quest’ultimo.

Un bilancio politico strepitoso, insomma, per chi dovrebbe chiarire accuse gravissime rispetto all’autonomia del nostro Paese da Mosca e invece non solo snobba il Parlamento ma per di più riesce ad incassarci sopra. Per il Movimento, dunque, resta evidente che governare per realizzare i punti del programma è prioritario, ma se ci si riesce senza farsi ammazzare lungo il cammino è meglio. A questo Esecutivo d’altra parte non c’è alternativa, e anche per questo sarebbe ora che amore con amor si paghi. Senza ricadere nell’errore delle polemiche costate care nella campagna elettorale delle Europee, ai Cinque Stelle basterà riprendere a lavorare sulle loro cose, lasciando il lader leghista a fare propaganda delle sue solite cose, e aspettando pazienti. Con la passione che ha per mettersi nei guai ci metterà poco a combinarne un’altra delle sue. E poi vediamo cosa avrà da ridire se sarà… occhio per occhio. Tanto ormai è chiaro che questo Governo sopravvive quasi a tutto, e invece di allarmarsi (per modo di dire) su inesistenti alleanze tra 5S e Pd presto Salvini dovrà preoccuparsi di scegliere se dare una fregatura ai suoi governatori o al Sud. E lì sì che si ride.