Se c’erano perplessità sulla nascita di un governo tra le due forze politiche con più consenso oggi nel Paese, degli oscuri burocrati europei ci hanno tolto ogni dubbio. Chi ancora si illude che l’Unione sia una comunità tra Stati con gli stessi diritti prenda atto che a Bruxelles pensano tutta un’altra cosa. L’Italia non solo è prigioniera di regole e strumenti che gli italiani non hanno mai approvato, a cominciare dall’Euro, ma non può nemmeno pensare di mandare al governo chi ha in animo di rinegoziare i trattati che ci opprimono. Così ieri un manipolo di commissari Ue è entrato a gamba tesa sulla trattativa in corso per far nascere un Esecutivo Cinque Stelle-Lega, ricordandoci in sostanza che siamo uno Stato a sovranità limitata. Naturale l’indignazione di Salvini e Di Maio; molto meno il silenzio di quasi tutti gli altri partiti. Qui non c’entra più nulla essere di destra o di sinistra, e nemmeno il più cinico tornaconto politico di bottega: qui ci sono in ballo la nostra libertà e democrazia, cioè i valori fondanti del patto sociale che ci fa essere comunità. Ora è chiaro a tutti che con il debito pubblico che abbiamo non è facile ribellarsi a queste e altre angherie. Ma continuando così i populismi che hanno preso piede in tutto il Continente, e che seppure ancora perdenti continuano ovunque a guadagnare spazio, perderanno ogni possibilità di essere forza riformista e positiva, per arrivare presto o tardi a cancellare la stessa idea d’Europa. Uno scenario che con i suoi continui paletti, Bruxelles sta forse non del tutto inconsapevolmente sta accelerando.
Gli ultimi editoriali di Gaetano Pedullà
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Fossimo in tempi di pace non ci sarebbe niente di strano a vedere il capo del Governo che sale al Colle per aggiornare il Presidente della Repubblica su cosa bolle in pentola nella Manovra finanziaria. Ma questi sono tempi in cui tutte le categorie del passato sono saltate, e mettere d’accordo Cinque Stelle, Pd e…
Il Carroccio ha gettato la maschera
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Il grande bluff dei finti sovranisti
Verrebbe da dire che non ci sono più i sovranisti di una volta. I nostri guardiani un tanto al chilo della superiorità nazionale ieri avevano altro da fare che scusarsi per aver difeso a oltranza le finte ragioni dei franco-indiani di ArcelorMittal, in fuga dall’Ilva a causa del ritiro dello scudo penale. Anziché compiacersi di…
A chi giova Casamonica star in Tv
Per ogni passo avanti ne facciamo subito due indietro. Ecco come un Paese civile e fantasioso come il nostro è finito nelle retrovie di tutte le classifiche del benessere, dalla cultura (solo il 5% dei giovani studenti capisce quello che legge!) all’economia, alla legalità. Proprio qui siamo fenomeni. Non contenti dei danni che ha fatto…
Una svolta Capitale sul crimine
Chissà per quale motivo le cosche di Corleone o dei casalesi sono sempre state considerate mafia e camorra mentre i clan altrettanto criminali della Capitale e del litorale romano invece no. Neppure la famigerata banda della Magliana, con i suoi intrecci col terrorismo e i servizi segreti deviati, è stata mai considerata pericolosa quanto cosa…
I politici e il dovere di spiegare
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Finito il contributo pubblico i partiti sono affamati
La Notizia di ieri sembrava profetica, con il dato mai conosciuto prima di 53mila politici – dai parlamentari ai consiglieri di municipi – legati a qualche fondazione o think tank, dietro cui possono celarsi finanziamenti illeciti. Esattamente l’ipotesi dei pm di Firenze che ieri hanno ordinato una serie di perquisizioni in tutta Italia indagando su…