L'Editoriale

Il banchiere col vitalizio da politico

Il salvagente lanciato alle banche con il Fondo per sostenere gli aumenti di capitale e la gestione dei crediti spazzatura ha convinto il mercato. Ieri la Borsa è schizzata e come al solito un bel problema per il comparto finanziario è stato risolto. Aspettando che la stessa solerzia benefici anche i poveri cristi, i disoccupati e tutti quegli italiani che in banca non ce li fanno nemmeno entrare, sempre ieri i nostri istituti di credito ci hanno ricordato l’inadeguatezza e l’arroganza che ha fatto crollare i nostri banchieri agli ultimi posti della considerazione sociale. Dopo 21 anni 21, il presidente dell’associazione della banche italiane, un signore che dovrebbe nascondersi per quello che è accaduto dall’Etruria in poi, è stato confermato alla guida della Cassa di Ravenna e di conseguenza all’Abi. Il signore in questione è un ex politico di nome Antonio Patuelli, che ha l’incredibile privilegio di essere un banchiere con 2.000 euro al mese di vitalizio come ex parlamentare. In un Paese dove le poltrone sono a vita, e il merito non conta di fronte ai circoletti del potere, le banche ci danno il loro fulgido esempio. Uno schiaffo in più ai risparmiatori traditi da Etruria & C.