L'Editoriale

Odiatori di professione sui migranti

Se io fossi…
se io fossi un migrante che dall’Africa è arrivato in Europa per dare una speranza a una vita disperata, ringraziando il mare per ogni onda che non mi ha fatto naufragare…
Se io fossi un bambino nero o giallo diventato uomo in una culla di bellezza come l’Italia…
Se io fossi una badante che cambia il pannolone agli amati nonni di tante persone che non hanno tempo e voglia di farlo…
Se io fossi un lavoratore trattato come una bestia in un campo di pomodori o in un mercato dove i muscoli hanno bisogno di farsi aiutare dall’anima per sostenere quei pesi troppo gravi…
Se io fossi un sognatore, che vagheggia di un mondo dove c’è un’opportunità per tutti, che non distingua gli esseri umani per il luogo da cui arrivano o per il colore della pelle…
Se io fossi un piccolo americano che ha gioito per il piano Dreamers di Obama o un giovane italiano in attesa dello Ius Soli…
Se io fossi tutto questo sarei sgomento nel vedere tanti odiatori di professione curare un mondo dove ogni schiaffo è poca cosa rispetto al dolore di lasciare una casa da cui non ho avuto scelta se non scappare.