Esplode il fenomeno botox, ora la tossina è una terapia: funziona anche per cefalee e dolori

È la tossina più letale, ne basterebbe un grammo per uccidere tre milioni di persone. Eppure negli ultimi decenni il botox è diventato sinonimo di bellezza.

È la tossina più letale, ne basterebbe un grammo per uccidere tre milioni di persone. Eppure negli ultimi decenni il botox è diventato sinonimo di bellezza. Adesso però fa ancora un passo avanti, trasformandosi in un medicinale contro una varietà di disturbi che vanno dalla cefalea all’incontinenza, dai dolori articolari agli spasmi muscolari che seguono un ictus. Tanto da guadagnarsi la copertina del settimanale americano Time. In particolare la tossina botulinica è usata con successo per combattere torcicollo, obesità, depressione, incontinenza urinaria, emicrania, dolore alle ginocchia, eiaculazione precoce e fibrillazione atriale. Tutto è nato dalla scoperta degli effetti collaterali. L’osservazione che le pazienti sottoposte all’iniezione antirughe avevano mal di testa più lievi ha portato alla conferma che il botulino fosse efficace contro le cefalee.  Quando alcuni neurologi americani notarono che le donne, dopo il ritocco, avevano un umore migliore, partirono dei test per misurare l’efficacia del botulino contro la depressione.

Tessuti rilassati – Autorizzato l’uso del botulino pure contro l’incontinenza urinaria causata da contrazioni eccessive della vescica. La sostanza prodotta dal Clostridium agisce infatti bloccando la comunicazione fra nervi e muscoli: rilassando dunque e appianando i tessuti in cui viene iniettata in dosi misurate nell’ordine del trilionesimo di grammo, per evitare intossicazioni. Sempre in equilibrio fra bellezza, salute e morte, al botulino è capitato qualche volta di scivolare.

Vie misteriose – Nel 2008, infatti, un ricercatore italiano del Cnr fece l’inquietante osservazione che la tossina non resta probabilmente confinata sotto alle rughe che intende cancellare, ma riesce a penetrare fino al cervello. Ma restano ancora misteriose le vie per cui questo avviene, e misteriose le conseguenze. Fatto sta che l’anno dopo la Food and Drug Administration – Fda, l’ente che regola i medicinali negli Stati Uniti – impose al Botox di stampigliare in alto sul foglietto illustrativo il “black box”: l’avvertimento di rischio più visibile che ci sia. Il botox rimane dunque tra i farmaci più sdoganati sia a livello estetico che curativo. Non ultima la sua applicazione per evitare l’antipatica sudorazione nelle mani o sotto il cavo ascellare. Insomma diluito al massimo, come si usa in Italia diventa davvero l’alletao numero uno di donne e uomini.