Facebook Selvaggia. La Lucarelli esulta per la chiusa della pagina ‘Sesso, droga e pastorizia’: e viene minacciata

Selvaggia Lucarelli ha vinto una delle sue battaglie: ha fatto chiudere la pagina Facebook Sesso droga e pastorizia. Ma al prezzo di minacce.

Selvaggia Lucarelli ha vinto una delle sue battaglie sul web. Ma il prezzo da pagare è alto: insulti e minacce. Sì, perché la blogger è riuscita a far chiudere la pagina Facebook ‘Sesso droga e pastorizia’, che spesso ha usato satira pesante. Ma i fan di quella stessa pagina sono subito andati sulla bacheca di Selvaggia a manifestare la loro rabbia. Lei per tutta risposta ha raccolto alcuni screenshot delle aggressioni social subite.

La notizia della chiusura della pagina Fb è stata data da uno dei gestori: “Si. Ci hanno eliminato la pagina principale. Sappiamo chi è stato? Una mezza idea ce la siamo fatta, ma Facebook non ci ha degnato di spiegazioni. Alle 19 torno a casa, prendo il telefono e trovo almeno 40 messaggi con scritto ma SDP? Apro la pagina e non c’è più. Zero mail. Zero segnalazioni. Niente di niente. Mi sembra di vivere un brutto sogno, mi sono anche dato uno schiaffo in faccia ma niente. È tutto reale. Il punto è questo: noi siamo 4 scappati di casa, è cominciato tutto come un gioco, scrivevamo quattro cazzate e vedevamo che la gente rideva, e ci piaceva farla ridere. Molti stati che mettiamo davvero li scriviamo quando siamo sul cesso a cagare eh, non scherzo”, ha scritto.

“SDP non ha mai fatto del male a nessuno e mai lo farà, tutto ciò che abbiamo sempre voluto fare è divertirci e farvi divertire. Visti questi presupposti secondo voi bannandoci smetteremo? No. Perché noi siamo pastori. Voi siete pastori. E i pastori hanno il cazzo duro. Se ci danno uno schiaffo e ci buttano a terra ci rialziamo e glielo ridiamo ancora più forte, anche se poi ne prendiamo altri 5, perché siamo fatti così. Noi siamo ignoranti, ci divertiamo così. E non esiste ban o persona che ci impediranno di fare schifo. Tutti insieme. Perché tutti insieme siamo una famiglia che prende il nome di Pastorizia. E ricordate che sul cadavere dei leoni festeggiano i cani, credendo di aver vinto, ma i cani rimangono cani e i leoni rimangono leoni”, ha aggiunto.