Famosi? No, è l’Isola delle comparse. I grandi personaggi non credono più nel format. A Canale 5 le ferie dei big fanno crollare gli ascolti

È stata presentata come un’edizione storica dell’Isola dei Famosi. Un ritorno in grande stile per la trasmissione targata Magnolia al primo anno sulla rete ammiraglia di Mediaset. Ebbene se i nomi dei naufraghi saranno quelli che stanno circolando da diverso tempo, tutto sembra meno che una trasmissione destinata a lasciare il segno. Le premesse facevano riferimento a 12 Vip con la maiuscola, non fenomeni passeggeri la cui fama dura un batter d’occhio. Sono stati più coloro che hanno rifiutato la proposta – a cominciare da Irene Pivetti – che quelli che hanno accettato. A parte Rocco Siffredi, la vera star del programma, l’intramontabile Catherine Spaak, Pierluigi Diaco e Valerio Scanu (che almeno hanno una professione), il cast non sembra destinato a catturare ascolti. Nulla togliere a starlette e bellocci, ma i nomi che impazzano sui siti (Fanny Neguesha, Rachida Karrati, Cayos Cochinos, la sorella di Belen, Charlotte Caniggia, Alex Belli, Brice Martinet, le gemelle Silvia e Giulia Provvedi) non lasciano a bocca aperta. I tempi sono cambiati, così come i telespettatori. I programmi che avevano successo qualche anno fa non sempre sono in grado di ripetersi. Pensiamo ai recenti flop di Zelig e dei Cesaroni, tanto per restare negli ambienti del Biscione. E siccome i vertici di Mediaset hanno sempre dichiarato di puntare molto sull’Isola, occorre allestire una squadra super competitiva per convincere la gente a guardare il programma. Bisogna osare. Mara Venier opinionista è una scelta scontata. Pensate che bello sarebbe invece vederla come naufraga. È solo un esempio. Bisogna stupire il pubblico con gli effetti speciali. Il telespettatore, anche quello nazional popolare, è diventato più esigente, forse proprio perché è stanco di intrattenimenti superficiali e delle solite menate (pensate al calo dei talk politici). La realtà quotidiana è dura, non è più tempo di nani e ballerine. Occhio dunque. E siccome i costi di produzione sono alti, per mandare in onda un flop non bisogna andare in Honduras. Anche per Scherzi a parte si teme un passo falso. Non a caso sono state programmate solo 2 puntate (12 e 19 gennaio), seppure a scendere in campo sono i pezzi da novanta (Paolo Bonolis e le Iene). Le prime vittime degli scherzi sono stati Alba Parietti, Antonio Razzi, Amadeus, Paolo Ruffini e Paolo Brosio.

TANTO CARBONE PER IL BISCIONE
L’Epifania tutti gli ascolti di Canale 5 si porta via. Seconda serata da minimi storici (in 307.000 hanno visto L’Onore e il Rispetto, share del 3,66%). Senza Barbara d’Urso il pomeriggio è da 8% (9 punti in meno della Vita in diretta). Con Panicucci e Palombelli in ferie mattinata tra il 6,5 e il 9%. Secche sconfitte pure per Bonolis (13%) e Striscia (4,4 milioni contro oltre i 6 di Affari tuoi). Anche il Tg5 delle 20 ha preso schiaffi: 4,4 milioni contro i 6,2 del Tg1.

SKY FA CAMPAGNA ACQUISTI
Un altro duro colpo per Mediaset è il passaggio del telecronista più famoso del Motomondiale a Sky. Guido Meda guiderà la redazione Motori con la qualifica di Vicedirettore di Sky Sport e ovviamente commenterà in diretta tutte le gare della MotoGp.