Foibe, imbrattati i monumenti

dalla Redazione

La solenne cerimonia alla Foiba di Basovizza, sull’altopiano carsico, ha aperto questa mattina a Trieste le celebrazioni del Giorno del Ricordo, che dal 2004 per legge della Repubblica commemora le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. La cerimonia ha visto la partecipazione di autorità civili, militari e religiose che hanno reso omaggio alla vittime delle foibe. Nel corso della cerimonia è stata consegnata una onorificenza del presidente della Repubblica a Sergio Baudaz, figlio di Giuseppe, ucciso da un attentato a Monfalcone (Gorizia). Il vescovo di Trieste Gianpaolo Crepaldi ha celebrato una messa spiegando che “le tragiche esperienze devono far coltivare in noi la consapevolezza del rispetto della dignità umana”, citando anche alcune parole di Papa Giovanni Paolo II.

Ma non è stata una giornata priva di tensioni. Nella notte infatti sono apparse scritte inneggianti alle foibe e contro l’italianità presso la stazione Laurentina della metropolitana a Roma e sul Cippo carsico dedicato ai Caduti di tutte le guerre. Il governo – ha detto il viceministro degli Affari Esteri, Marta Dassù, nel suo intervento nell’aula del Senato in occasione della Giornata per ricordare la tragedia delle Foibe – condanna fermamente le scritte apparse nella notte nel villaggio giuliano dalmata di Roma in coincidenza del Giorno del Ricordo. Episodi marginali ma assolutamente deprecabili come quelli di stanotte al villaggio giuliano dalmata di Roma che il governo condanna fermamente.