Forza Italia al collasso. E ora per il Cavaliere sono sorci Verdini. Nel mirino dei fedelissimi pure Letta. E intanto i fittiani stanno a guardare

Prima di Mattarella al Colle il problema erano Fitto e i fittiani. Con l’arrivo al Colle di Mattarella il problema è diventato Denis Verdini, che non dispone di verdiniani, fatta eccezione per il deputato-portaborse Luca D’Alessandro. Contro l’ex governatore della Puglia Forza italia aveva scatenato una guerra a bassa intensità. Contro l’ex banchiere, invece, è partita una vera e propria crociata. Soprattutto dopo l’esclusiva de L’Espresso secondo cui, tra i forzisti che hanno votato per Mattarella, ci sarebbe proprio anche Verdini.

I DUE FIORENTINI
Verdini, nel corso di questi anni, è stato l’uomo che ha fatto e disfatto le liste elettorali, decidendo chi doveva vivere o morire, elettoralmente parlando. Quale occasione migliore per vendicarsi di chi, nel bene o nel male, è entrato nella “vita” di ogni esponente di Forza Italia? Perché il problema è sicuramente il suo rapporto con Matteo Renzi, nato a Firenze, coltivato a Roma e cresciuto a Palazzo Chigi. D’altronde è evidente che la ricerca di un capro espiatorio si è risolta con un semplice giro di valzer, ballato dalla senatrice Maria Rosaria Rossi con Renato Brunetta, che ne chiedono la testa. Un ballo stanco, a dire il vero, ma necessario per nascondere lo stato confusionale in cui si trova il partito, come testimonia lo scivolone di Giovanni Toti. “È bastato che Toti citasse la parola 40enni parlando di futuro del partito per creare il panico fra i Senatori di Forza Italia. Occhio che dico 30enni io! State sereni”, scrive sul suo profilo Facebook e su Twitter Alessandro Cattaneo. Insomma, il livello di sensibilità è tanto elevato da rendere tutti elettrici.

IL TRAGICO DUO
E quando il gioco si fa duro, i duri mostrano i muscoli. “Le dimissioni non sono nel mio dna e non ne vedo le ragioni”, dice Verdini . Quanto alle parole della senatrice Maria Rosaria Rossi, che ha definito lui e Gianni Letta il “‘duo tragico”’, il senatore azzurro replica: “Abbiamo fatto anche un contratto con l’Rca per cantare qualche canzone visto che siamo un duo”. E poi il capolavoro: è vero che c’è un riavvicinamento con Fitto? “Queste sono cattive informazioni”, dice il concittadino di Renzi, “io e Fitto stiamo litigando da tempo. Se vuole fare la mediazione e invitarci a pranzo tutti e due verifica da sola qual è lo stato dei rapporti”.

BUIO FITTO
Fitto, dal canto suo, si limita a seguire le vicende del Cavaliere. “Sono lieto per la buona notizia di Silvio Berlusconi. È un piccolo segnale, ma comunque positivo”, scrive in un tweet l’europarlamentare. E sì, perché l’ex premier ha ottenuto un bonus dalla giustizia. Certo, l’estinzione della pena per Berlusconi non cancellerà gli effetti della Severino e quindi il leader di Forza Italia rimarrà incandidabile per sei anni. Però è un segnale. Che non metterà pace in Forza Italia, ma rassicura il Pd, il vero partito di Berlusconi. Altro che alleanza con Matteo Salvini per la Lega delle Libertà. Un sogno destinato a morire con le regionali.