Fuori un altro nel Pd. Anche Bassolino sbatte la porta: “Pugnalato alle spalle, non ho rinnovato la tessera. Ora riaggregare il Centrosinistra”

"Non ho rinnovato la tessera. Il mio è un addio. Doloroso, aggiungo", ha detto l’ex sindaco di Napoli. Che guarda con interesse a Mdp e Pisapia

Fuori un altro. Anche Antonio Bassolino lascia il Pd. “Non ho rinnovato la tessera. Il mio è un addio. Doloroso, aggiungo”, ha detto l’ex sindaco di Napoli in un’intervista al Corriere della Sera. “La prospettiva – ha aggiunto – resta quella a cui ho lavorato sin dagli anni Novanta, quando fui eletto sindaco di Napoli: la ricostruzione del centrosinistra”.

Per ora nessuna nuova tessera in tasca, come il presidente del Senato, Pietro Grasso. “Io però una tessera l’ho sempre avuta, da quando, nel 1962, mi iscrissi al Pci – ha sottolineato Bassolino –. Da tempo i rapporti politici interni erano critici. E anche quelli umani, per me molto importanti, facevano acqua da molte parti. A Napoli, in occasione delle primarie contestate, sono stato pugnalato alle spalle. Allora mi sono chiesto: ma che senso ha?”. Quanto alla legge elettorale, per Bassolino “imporre la fiducia sul Rosatellum è stato un errore perché si è impedito di migliorare la legge e si è prodotto un danno alla democrazia, nel senso della decisione politica e della partecipazione. Si poteva introdurre il voto disgiunto o avere meno nominati. Invece – ha preconizzato l’ex sindaco di Napoli – ci sarà un ritorno a 25 anni fa, quando la sera del voto non sapevamo chi avrebbe governato. Questa legge rischia poi di alimentare il voto di protesta”

Un’altra questione che Bassolino non perdona a Renzi è “il modo in cui sono stati ricordati i dieci anni del Pd. Giusta la celebrazione. Anche questa poteva e doveva essere una occasione per riflettere sullo stato del Paese. E giusto invitare Veltroni. Ma come è stato possibile escludere Prodi?”. Da dove ripartirà, se ripartirà? “Ho guardato con interesse a Pisapia. Sono stato in piazza Santi Apostoli sotto il balcone dell’Ulivo portando un ramoscello bene augurante regalatomi dal mio amico geografo Ugo Leone. Ho partecipato alla Festa nazionale di Mdp dicendo che lì c’era un pezzo del mio mondo. E penso che quella di Grasso sia stata una svolta significativa nel segno di una riaggregazione del centrosinistra”, ha risposto.