Furbetti del Bonus con le ore contate. Oggi Tridico tira fuori i nomi. Il presidente dell’Inps riferirà in Commissione Lavoro. Dopo Dara e Murelli beccato pure il grillino Rizzone

L’ennesima polemica intorno alla ormai ben nota vicenda legata al bonus di 600 euro destinato ai titolari di partita Iva, erogato dall’Inps e previsto dal decreto Cura Italia, si è risolta alla fine nell’arco di un pomeriggio: l’audizione di stamattina (ore 12) del presidente dell’Inps Pasquale Tridico in commissione Lavoro alla Camera sarà trasmissione via web tv (qui la diretta) e la trasparenza sarà assicurata. Ad annunciarlo nel tardo pomeriggio di ieri è stata la presidente stessa della commissione in questione, Debora Serracchiani. “Come da precedenti, una riunione dell’Ufficio di presidenza può essere trasmessa dalla web tv della Camera se tre quarti dei gruppi comunicano di dichiararsi favorevoli. Per tale soluzione, che viene presa il giorno prima della seduta, i tre quarti dei gruppi hanno già comunicato di concordare, non perché un singolo parlamentare o gruppo la chiede, ma perché sussistono le condizioni richieste”.

A premere (e a sollevare la polemica) affinché la seduta fosse trasmessa in streaming era stato poche ore prima il deputato di Fratelli d’Italia Walter Rizzetto: “Ci negano la trasparenza, sono giorni che i cittadini vogliono sapere i nomi”, aveva tuonato, “Il Parlamento ha trovato il modo di renderli pubblici, ma ad ascoltare Tridico collegato in videoconferenza potrà esserci un numero ristretto di persone: l’ufficio di presidenza della commissione Lavoro della Camera e i capigruppo. Ho già chiesto che l’audizione venga trasmessa sulla web tv della Camera e mi è stato risposto che non sarà possibile. Insisterò già nei prossimi minuti, non esistono ferie o problemi tecnici innanzi alla situazione che si è creata con Inps”.

In ogni modo il presidente Roberto Fico aveva spiegato come la commissione Lavoro fosse “la sede parlamentare opportuna in cui affrontare la vicenda dei deputati che hanno richiesto il bonus nei mesi scorsi. I deputati potranno dunque porre tutte le domande necessarie per fare definitivamente chiarezza su quanto accaduto”, ribadendo anche che “i parlamentari che avrebbero chiesto e ottenuto il contributo destinato a professionisti e lavoratori in difficoltà, dovrebbero scusarsi e restituire quanto percepito. È una questione di opportunità, dignità e rispetto, nonché di consapevolezza del ruolo che si ricopre”.

I nomi dei deputati coinvolti sono già in parte filtrati: i due leghisti Dara e Murelli sono stati sospesi dal partito per ordine del segretario federale Matteo Salvini, come ha confermato il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari, mentre ieri è saltato fuori anche quello del grillino Marco Rizzone, già deferito al collegio dei probiviri M5S con richiesta di sospensione immediata e massima severità della sanzione (l’espulsione). E che verrà espulso dal Movimento, come annunciato dal capo politico Vito Crimi.

Ma quella sulla trasparenza dell’audizione di Tridico non è l’unica polemica a tenere banco: il Garante per la protezione dei dati personali, che ha autorizzato la pubblicazione dei nomi, ha inviato una richiesta di informazioni all’Inps e ha aperto una istruttoria in ordine alla metodologia seguita dall’Istituto rispetto al trattamento dei dati dei beneficiari del bonus e alle notizie diffuse al riguardo. Lo scopo è quello di capire come sono nati questi controlli, sapere come gli uffici Inps abbiano utilizzato quelle informazioni, perché abbiano compiuto un raffronto con i politici (parlamentari e consiglieri regionali) e con quali criteri di trasparenza e di tutela della privacy siano stati trattati.