I furbetti dell’edilizia. Mazzette per non rilevare abusi in un cantiere di Roma. Quattro arresti: tra questi anche un vigile urbano

Mazzette per non rilevare abusi edilizi in un cantiere a Roma. Per questo la Guardia di Finanza ha arrestato quattro persone: un imprenditore edile, due funzionari pubblici e un vigile urbano addetto ai controlli in materia edilizia e urbanistica. Proprio l’agente della Polizia Locale avrebbe chiesto all’imprenditore che doveva costruire un complesso di villette, ben 1000 euro ad immobile, per un totale di 18mila euro. Anche se, alla fine, si sarebbe “accontentato” di 5mila euro. Il tutto per non rilevare i presunti abusi edilizi riscontrati nel corso del sopralluogo. Abusi che riguardavano delle paratie in cartongesso che mascheravano i reali metri quadrati. I tecnici comunali arrestati per reati di corruzione, che si occupavano di istruire le pratiche edilizie per il rilascio dei titoli abilitativi e dei controlli sui cantieri, avrebbero invece ricevuto somme di denaro per facilitare il rilascio delle licenze e per non rilevare abusi edilizi.

L’INDAGINE
Gli arresti fanno parte di un seguito dell’operazione “Vitruvio”, che ha scoperto un giro di corruzione nell’ambito delle costruzioni edilizie residenziali che ha portato finora a 43 ordinanze di misure cautelari con il sequestro di beni per oltre 800mila euro.