Grillo attacca i presidenti delle camere: si può tagliare di più

“Boldrini e Grasso possono rinunciare all’indennità di carica e dimezzarsi l’indennità da parlamentare, come dei veri cittadini a 5 Stelle, ed essere d’esempio a tutti i parlamentari”. Così Beppe Grillo nel suo post quotidiano commenta la decisione dei presidenti dei due rami del Parlamento di tagliarsi del 30% lo stipendio. Sullo stipendio dei parlamentari, da tagliare secondo Grasso e Boldrini, Grillo aggiunge: “Una proposta c’è già ed è molto semplice: 5 mila euro lordi mensili invece di 11.283 euro lordi, rinuncia all’assegno di solidarietà e obbligo di giustificare, rendicontare e pubblicare ogni spesa rimborsata. I cittadini portavoce del M5S in Parlamento l’hanno già fatto. Se Boldrini e Grasso proponessero questa misura il risparmio annuale sarebbe di circa 70 milioni”. Infine sul tema rimborsi elettorali, che l’M5s non incasserà al 100%, Grillo suggerisce a Grasso di chiedere “a tutti i partiti, insieme alla presidente Boldrini, di rinunciare ai rimborsi elettorali previsti per questa legislatura.

Un atto di giustizia nei confronti del popolo italiano che si sentirebbe finalmente rappresentato da due delle istituzioni massime della Repubblica. I partiti non possono farlo, ma voi siete stati scelti in quanto vi dichiarate estranei al sistema. ‘Fatelo voi!’, come ha urlato Dario Fo dal palco dello Tsunami Tour ai 100.000 di Milano. Boldrini, Grasso, assumetevi la responsabilità che il vostro ruolo impone, chiedete il dimezzamento degli stipendi dei parlamentari e la rinuncia dei rimborsi elettorali”.