Europee, a Grillo serve un milione

di Alessandro Ciancio

Beppe Grillo batte cassa e invita tutti all’autofinanziamento del Movimento in vista della prossima campagna elettorale. «Ci servono dei soldi, non vi chiedo tanto. Un milione di euro. Contribuiremo tutti, 5, 10, 20, 1000. Pochi ma buoni, pochi da tutti» ha scritto ieri sul suo blog, ricordando come alle politiche di due anni or sono vennero raccolti 750mila euro. All’epoca venne spesa meno della metà della cifra disponibile e la parte residua venne poi consegnata pubblicamente ai terremotati del modenese. «Faremo la stessa cosa» ha promesso. «Se avanzeranno dei soldi questa volta deciderete voi, deciderà la Rete a chi dare la differenza dei soldi che resteranno» ha concluso poco prima di tornare ad attaccare il sindaco pentastellato di Parma Federico Pizzarotti, colpevole di aver criticato i metodi di selezione dei candidati a 5 stelle alle Europee.

Perchè la regola aurea dell’ex comico resta la stessa: tutti a testa bassa in un’unica direzione, senza una sola critica al condottiero. Altrimenti è un attimo finire dietro la lavagna, additato al pubblico lubidrio con tanto di nomignolo. Ecco così scattare la quasi scomunica al suo ex pupillo: «Il MoVimento 5 Stelle è ecumenico, è aperto a tutti i cittadini italiani che vogliano farne parte e disposti ad accettarne le poche, chiare e semplici regole. Per essere candidati con il M5S è sufficiente rispettare i requisiti di iscrizione ed essere cittadini italiani incensurati. Non devi essere conosciuto da qualcuno, che sia egli il primo dei sindaci o l’ultimo degli attivisti. Capitan Pizza però non è d’accordo con quelle stesse regole che l’hanno portato a essere sindaco di Parma». Quest’ultimo aveva semplicemente osservato che la conoscenza di un candidato è importante e che gli «piace parlare dopo aver visto per dare un giudizio». «E allora perché parli?» gli ha ribattuto a muso duro il leader. E nessuno che sia intervenuto a difendere il povero ‘capitan Pizza’…