Gestore dei servizi elettrici, sale un’avvocatessa tuttofare. Chiamata un’esterna come dirigente, prima vigilava sui conti di una controllata

Il Gse ha annunciato la nascita di una nuova Divisione sviluppo sostenibile dove ci sarà una “Direzione governance”, affidata all’avvocatessa Barachini

Periodo di ristrettezze economiche? Non per tutti, all’interno della poliedrica pubblica amministrazione italiana. Basta passare dalle parti del Gse (Gestore servizi energetici), la strategica società del ministero dell’economia che gestisce miliardi di euro di incentivi alle fonti rinnovabili. Qualche giorno fa, senza dare troppo nell’occhio, la società guidata da Francesco Sperandini ha annunciato la nascita di una nuova Divisione sviluppo sostenibile.

FLAMINIA BARACHINI AVVOCATESSA
FLAMINIA BARACHINI AVVOCATESSA

All’interno di questa struttura è stata creata una “Direzione governance”, affidata alle cure di un’esterna, l’avvocatessa Flaminia Barachini. Il tutto, ha spiegato il Gse, “tramite una selezione pubblica”. La Barachini, a voler curiosare nel suo curriculum, non era proprio a digiuno del composito mondo del Gse. Su internet risulta inquadrata per gli esercizi 2015 e 2016 come componente dell’Organismo di vigilanza dell’AU (Acquirente Unico), una controllata del Gse che si occupa del mercato tutelato dell’energia.

Il dettaglio – Il nuovo incarico al Gse, quindi, premia un profilo che fino a poco tempo fa svolgeva un ruolo di controllo su un’importante partecipata della società pubblica. Nulla di vietato, per carità, ma forse non proprio una posizione da manuale dell’opportunità. Ma siamo solo all’inizio delle curiosità che riguardano l’avvocatessa. Si dà infatti il caso che fino a pochissimo tempo fa la Barachini ricoprisse anche l’incarico di responsabile eventi e relazioni esterne del Mercato Centrale di Roma, invenzione enogastronomica che l’imprenditore Umberto Montano ha cercato di trasferire a Roma dopo i fasti fiorentini. Risulta che lo scorso dicembre la festa di Natale dei dipendenti del gruppo Gse si sia svolta proprio al Mercato Centrale, naturalmente retribuito dalla società pubblica. Ieri La Notizia ha chiesto lumi sul punto al Gse, senza avere risposta. Nel passato un po’ più risalente della Barachini, invece, c’è anche una sfida politica finita in modo non proprio esaltante. Nel 2013, infatti, la professionista si è candidata al consiglio comunale di Roma sotto le insegne della Lista Marchini, senza fortuna. Nell’occasione diversi articoli di stampa la indicavano come Flaminia Barachini Mariconda. Un cognome che a Roma, e in Italia in generale, non passa certo inosservato.

Altre curiosità – Dal curriculum riportato sul sito di AU si apprende che nel 2002 la Barachini ha cominciato a svolgere la sua attività professionale presso lo studio notarile e legale Gennaro e Salvatore Mariconda. Ieri La Notizia ha chiesto al Gse se esistono legami tra la Barachini ed esponenti della famiglia Mariconda, senza avere risposta. Tra l’altro a Roma lo studio Mariconda ha sede a via Bruno Buozzi, ai Parioli, proprio allo stesso civico di un think tank di recente costituzione, Partecipazione Civica. Tra i fondatori del pensatoio spiccano proprio la Barachini, che secondo i documenti pubblicati ne è anche portavoce, e Andrea Pèruzy, manager un tempo di comprovata fede dalemiana, oggi amministratore delegato (in cerca di conferma) di quello stesso AU controllato dal Gse. Proprio l’AU in cui, giova ricordare, la Barachini ricopriva il ruolo di componente dell’Organismo di vigilanza. Ma quali sono state le procedure seguite per il reclutamento della Barachini? Sul punto il Gse ieri si è limitato a dire a La Notizia che si è trattato di “una selezione pubblica”. Mentre il Gse non ha fornito alcuna risposta alla domanda del nostro giornale relativa a quanti curriculum sono stati valutati per la posizione di capo della Direzione governance. Né il Gse ha risposto alla domanda sul perché si sia deciso di creare una nuova Divisione sviluppo sostenibile e sui costi della nuova struttura.

Twitter: @SSansonetti