Tutti a Hit Show, la fiera di fucili e pistole: potranno entrare pure i bambini. È l’unico caso in tutta l’Ue

Tutti a Hit Show, la fiera di fucili e pistole: potranno entrare pure i bambini. L'unico evento in tutta l'Unione europea a cui i minori possono accedere

L’appuntamento è a Vicenza dal 10 al 12 febbraio. Un evento imperdibile per tutti i tiratori e appassionati di pallottole e armi da fuoco. Non potrebbe essere altrimenti dato che saranno esposti, pronti per essere impugnati, fucili, pistole, carabine, semiautomatiche. Tutto a disposizione di chiunque vorrà, pagando un biglietto da 17 euro, visitare Hit Show (Hunting, Individual Protection and Target Sports), la più grande manifestazione fieristica delle aziende impegnate nel settore armiero e nella produzione di armi di ogni tipo (ad eccezione – e ci mancherebbe – di quelle da guerra), promossa dall’Ieg (Italian Exhibition Group). Un evento che in tanti attendono per tutto l’anno. Basti d’altronde visitare la pagina Facebook di Hit Show per capire quanto seguito abbia la manifestazione tra i fedelissimi del puntare, mirare, fuoco. E se l’appassionato ha, facciamo caso, un bimbo piccolo? Niente paura: la manifestazione consente ai minori di accedere all’area. Anzi, devono anche pagare, dato che sul sito si precisa che l’ingresso gratuito è consentito solo a “persone con disabilità e loro accompagnatori” e “bambini under 6”. Dai sette anni in su, si paga.

Ma il problema, ovviamente, è un altro, come denunciano ormai da tre anni le associazioni pacifiste. Già nel 2015, infatti, l’Osservatorio Permanente Armi Leggere (Opal) di Brescia, Rete Disarmo e ben 26 associazioni di Vicenza (dall’Azione Cattolica alla Fiom, dall’Arciragazzi alla Commissione per la pastorale sociale) avevano chiesto che i minori, pur entrando in fiera, non potessero accedere alle zone dove sono esposte armi. Peccato, però, che nulla sia accaduto nel corso degli anni. E anche nel 2018 la musica non cambia. Nel regolamento dell’evento, infatti, si legge che “i minori non possono accedere agli spazi espositivi se non accompagnati da un adulto”. E ancora: “È fatto espresso divieto, in ogni caso, da parte dei minori, di maneggiare le armi esposte”. Insomma, non è prevista alcuna sanzione nel caso in cui questo dovesse accadere, col rischio potenziale che figli e nipoti potranno tranquillamente scorrazzare in mezzo ai fucili e pistole di ogni tipo. “Nei fatti – spiega il presidente dell’Opal, Piergiulio Biatta – Hit Show è l’unica manifestazione fieristica nei paesi dell’Unione Europea in cui vengono esposti tutti i tipi di armi e nella quale è consentito l’accesso ai minori”. Nell’Ue non c’è un divieto di legge sull’ingresso ai minori ma, ad esempio, la maggiore manifestazione di questo tipo, “IWA Outdoor Classic” di Norimberga, è riservata ai soli “operatori di settore” (non per cacciatori o sportivi) e vieta espressamente l’ingresso ai minori.

Silenzio totale – Ed è proprio qui che entrano in campo le responsabilità politiche. Lo scorso 21 settembre, infatti, il consiglio comunale di Vicenza ha approvato all’unanimità una mozione che impegnava l’amministrazione (a guida Pd), in ragione della sua partecipazione azionaria in Ieg, “ad esercitare la sua preziosa moral suasion nei confronti degli organizzatori di Hit Show” proprio per evitare che i minori possano “maneggiare pressoché indisturbati le armi esposte”. Da settembre ad oggi, però, nulla è avvenuto. Nessuna presa di posizione da parte dei vertici della Ieg, dal presidente Lorenzo Cagnoni (ex vicesindaco e storico assessore comunista di Rimini, vicino anche lui al centrosinistra) fino al cattolicissimo vicepresidente Matteo Marzotto. Né dai soci pubblici della stessa Ieg: accanto al Comune di Vicenza, ad esempio, c’è anche la Provincia vicentina, quella riminese, il Comune di Rimini (anche questo a guida Pd) e la Regione Emilia-Romagna. Ma della mozione nessuno ha preferito parlare. La Notizia ovviamente ha contattato gli uffici stampa dei comuni interessati. E mentre da Vicenza non abbiamo ottenuto la benché minima risposta, il sindaco riminese Andrea Gnassi ha invece sottolineato che “l’amministrazione comunale si è presa l’impegno formale nell’ultimo consiglio comunale svoltosi a scrivere una lettera formale a Ieg” affinché “vengano assunti provvedimenti regolamentari e svolti controlli più rigorosi e fermi sull’accesso a quel tipo di manifestazione fieristica da parte di minori. Questo in piena adesione all’interpellanza presentata dal consigliere di maggioranza Kristian Gianfreda“. La lettera, dicono dal Comune di Rimini, sarà inviata entro la giornata di mercoledì 7 febbraio 2018. Vedremo cosa accadrà. Al momento non è stata apportata alcuna modifica al regolamento del visitatore di Hit Show.

Tw: @CarmineGazzanni