I cinesi e le auto “al cancro”

Dalla Redazione

L’allarme sul mercato automobilistico proviene da Torino. Il procuratore Raffaele Guariniello ha mobilitato gli ispettori delle Asl di tutta Italia per verificare se nelle concessionarie che hanno venduto le auto della Great Wall Motors, azienda cinese, gli operai che si sono occupati di eliminare dalle vetture le parti in amianto siano stati contaminati. Era stato proprio il magistrato torinese ad avviare un’inchiesta alcuni mesi fa dopo aver scoperto che alcuni modelli in circolazione avrebbero contenuto componenti del materiale tossico.

L’azienda aveva fatto alcune campagne di richiamo, ma il problema, secondo la procura, è che si sarebbero occupati della rimozione delle parti in amianto i lavoratori delle concessionarie. E avrebbero operato senza usare le dovute protezioni, come guanti e mascherine. Esiste il rischio, secondo Guariniello, che alcuni di essi si siano ammalati di tumore. Il materiale tossico sarebbe contenuto nelle guarnizioni delle linee di scarico.